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Franco Nicoli Cristiani – Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia

Incipit :

La liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali ci ha portato
allo stesso livello dei Paesi più avanzati. Lo scontro con le piccole realtà
alla fine ha dato ragione a chi voleva venire incontro alle richieste del
pubblico che chiede deva l'apertura meglio rapportata agli orari di lavoro e
non alle esigenze particolari dei gestori.

Intervista :

– Vicepresidente Nicoli, in Regione Lombardia è stato sia
consigliere che assessore. In questi ruoli quali attività ha svolto a favore
del territorio che rappresenta?

– Ho fatto l'assessore per quindici anni e ho avuto modo primo di
conoscere le problematiche a favore del mio territorio, e che ricadevano
comunque su tutto il territorio, ho fatto una serie di provvedimenti tra cui
quelli per i parchi, che ho avuto per dieci anni, dove ho promosso la
riforma epocale della legge sui parchi, nel 1996/7. Ho gestito l'emergenza
rifiuti dal 1995 al 2000, anche se il mio territorio è sempre stato
all'avanguardia, abbiamo tante discariche, ma abbiamo anche il
termovalorizzatore migliore, quello di Brescia. È vero ho anche varie
discariche sulle spalle, ma sempre gestite nella maniera ottimale, ne ho
fatte nel Milanese, nel Cremonese e nella Bergamasca, nel Pavese e anche nel
Bresciano. In quegl'anni c'era una maggior disponibilità delle
amministrazioni locali a capire il problema e capivano anche l'utilità di
avere un impianto di smaltimento dei rifiuti sul loro territorio. Poi dopo
negli ultimi cinque anni, come assessore al commercio, ho tirato fuori tre o
quattro provvedimenti ancora oggi validi, come la liberalizzazione degli
orari, dove uno può lavorare all'orario che vuole, come negli Stati Uniti.
Bisogna avere equilibrio nelle cose, come per i negozi al di sotto dei 400
mq. Sono liberi di aprire quando vogliono, senza però superare le tredici
ore giornaliere. Oggi esiste una concorrenza tra le grandi distribuzioni ed
i piccoli commercianti, a favore della clientela che può usufruire di orari
più ampi, specie dopo la fine del proprio lavoro. A favore delle famiglie,
con le diverse esigenze di orario tra i vari componenti, con la facilità del
parcheggio. Il mondo è moderno e devi quindi modernizzarne il sistema.

– Quali ritiene possano essere le priorità e le normative da
proporre nel corso di questa legislatura?

– Con una piccola premessa sul mio lavoro negli ultimi quindici
anni, con le varie compagini governative, dove sono il più “vecchio”
esponente, la parte più importante è stata fatta nei primi cinque anni. Nei
secondi cinque è stato fatto un lavoro di affinamento come la riforma della
sanità, della scuola e le prime riforme dell'ambiente. Negli ultimi cinque
anni sono stati fatti interventi come nel settore del commercio. Oggi questo
Consiglio deve lavorare per eliminare tutte le normative burocratiche che
sono eliminabili e cercare di creare una semplificazione normativa e
burocratica, come con le circolari o uniformando i bandi a favore del
pubblico o delle amministrazioni pubbliche.

– La Lombardia, e il territorio bresciano in particolare, hanno
sempre registrato importanti flussi migratori verso l'estero. Come vede oggi
questo fenomeno? Pensa di poter portare avanti qualche iniziativa
legislativa in questo campo?

– Qui dovremmo fare prima una fotografia sulla storia del passato e
poi prendere in considerazione quello che è oggi il fenomeno migratorio. Noi
siamo tutto un paese, non solo il bresciano o la Lombardia, di migrazione,
siamo stati un paese di migrazione. Io ho ricordi bellissimi e anche tristi
di persone del mio paese che andavano a lavore nelle miniere in Belgio e di
morti di silicosi, negli anni cinquanta e sessanta, nei cimiteri della mia
terra c'è ne sono molti, un po' perchè i minatori camuni erano ricercati,
erano considerati molto bravi come gli abruzzesi. Però questo è il passato.
Oggi l'emigrazione è diversa, stiamo andando verso una emigrazione più
intellettuale, più tecnica. Esportiamo tecnici o ingenieri, a volte, non
solo mano d'opera, ma esportiamo soprattutto esperienza e professionalità.
Su questo oggi dobbiamo ragionare. Nella mia esperienza all'estero con le
nostre comunità ho trovato connazionali di ogni regione, ma tutti
imprenditori e professionisti, con un lavoro stabile o ben definito. Oggi i
nostri giovani laureati hanno molte più possibilità di trovare un lavoro in
Europa.

– Cosa può fare la Lombardia, nel suo piccolo, per conservare la
cultura lombarda e mantenerla viva all'estero?

– La Regione Lombardia, in momenti di normalità di bilancio,
potrebbe mettere a disposizione delle borse di studio per i giovani lombardi
perchè possano venire in Italia per fare degli stage. Altre cose non credo
se ne possano fare.

Biografia :

Franco Nicoli Cristiani è nato a Breno in provincia di Brescia l'11
settembre 1043. Laureato in Scienze Politiche all'Università di Padova, è
militante di Forza Italia dalla prima ora.

Da aprile 2009 è membro del coordinamento regionale PDL e membro di diritto
del coordinamento provinciale PDL. Attualmente è Vice Consigliere Regionale
dopo essere stato Consigliere Regionale di Forza Italia dal 1995.

Ernesto R. Milani

Giovanni Girardi

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