Roma, 21 giugno 2011 – “Non finiamo mai di stupirci quando si tratta di Governo e Italiani nel Mondo. Ultima trovata berlusconiana l’istituzione di una carica nuova di zecca, “Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri per gli italiani nel Mondo” affidata oggi come contentino a quello stesso senatore che fino a ieri minacciava il Governo per una presunta promessa di poltrona da sottosegretario, mai arrivata. Non sarà proprio quella, ma questa di oggi sempre poltrona è”. Lo dichiara ironico Aldo Di Biagio, deputato Fli in una nota.
“Che ruolo dovrebbe avere questo Consigliere? Quale regolamento lo prevede? E’ previsto un emolumento, un ufficio? – evidenzia – tutte domande a cui il Ministro degli Esteri sarà chiamato a dare risposte con un’interrogazione a breve presentata in Commissione esteri”.
“La cosa ancora più simpatica è che questo signor Senatore oltre ad essere stato misconosciuto dagli stessi italiani nel Mondo del PdL non ha fatto mai nulla per loro – sottolinea – niente emendamenti, atti o proposte di legge, di tanto in tanto qualche minaccia coadiuvata da comunicati incomprensibili ai più, ma sappiamo che in tempi di degrado politico ed intellettivo questi valgono più che mille tavoli tecnici sulla riforma del voto all’estero”.
“Qualcuno le definisce uomo di relazione, di quelli di cui il Premier ama circondarsi – spiega – ma ferme restando le esigenze relazionali del nostro Premier, il menefreghismo maturato in questi anni nei confronti dei nostri connazionali merita qualcosa in più che una poltrona, con annessi benefit, a chi di italiani nel mondo non si è mai interessato più di tanto. Questo è uno schiaffo morale nei confronti di chi crede che sia possibile ancora recuperare quanto di buono lega il nostro Paese all’altra Italia, quella oltre confine”.
“Con questa nomina farsa – conclude Di Biagio – Il Governo mette una lapide sulle politiche a sostegno degli italiani nel Mondo, ridicolizzandole e ridimensionandole a livello di mero oggetto di scambio tra portatori di interessi di parte”.