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2 giugno, festa nazionale italiana celebrativa dell’avvento della Repubblica

La solennità della ricorrenza è sempre sottolineata dalle numerose iniziative intraprese sul territorio nazionale e all’estero, iniziative che culminano nella Capitale con la grande parata militare ai Fori Imperiali. Tema focale dei festeggiamenti, quest’anno, è stato il 150° anniversario dell’unità nazionale, ulteriore ricorrenza che ha reso i festeggiamenti ancor più significativi.

La Svizzera e Ginevra, entrambe sedi di importanti comunità italiane e la seconda anche di numerose organizzazioni internazionali, sono state anch’esse testimoni dell’orgoglio e del senso di appartenenza che accomuna Autorità e cittadini, anche se distanti dalla madrepatria. Tale testimonianza è stata offerta alla comunità internazionale, alle Autorità ospiti e alla comunità italiana in distinte occasioni, mirate alle varie tipologie ma non esclusive.

Dalla Missione Permanente d’Italia presso l’ONU e le Organizzazioni Internazionali

Il ciclo dei festeggiamenti è stato aperto dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali che, il 31 maggio, ha organizzato, presso la sede del World Intellectual Property Organisation (WIPO), un ricevimento co-sponsorizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dalle Università di Pavia, Perugia e Roma (La Sapienza). L’iniziativa, diretta soprattutto agli ambienti internazionali ginevrini, ha voluto anche offrire un doveroso tributo a quanti hanno contribuito a far assurgere la Nazione al rango di prim’ordine che oggi le compete e che universalmente le è riconosciuto. Nell’occasione sono stati ricordati, anche con una mostra delle loro maggiori scoperte e invenzioni, gli italiani che hanno concorso agli sviluppi scientifici e tecnologici, a partire da Galileo fino al Premio Nobel Rubbia.
Ad accogliere gli ospiti, S.E. l’Amb. Laura Mirachian affiancata dal suo Vice, il Min. Plen. Pasquale D’Avino, e da S.E. l’Amb. Giovanni Manfredi, Rappresentante Permanente presso la Conferenza del Disarmo.
Nell’intervento di benvenuto, S.E. l’Amb. Mirachian ha reso omaggio agli scienziati italiani del CERN, ha ricordato i principi fondamentali della Costituzione italiana evidenziandone i tratti comuni con la Carta delle Nazioni Unite e con i Trattati costitutivi dell’Unione Europea ed ha salutato la “Primavera araba”, foriera della ricongiunzione delle due sponde del Mediterraneo in uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia.
I numerosi ospiti intervenuti in rappresentanza di tutte le componenti del mondo internazionale ginevrino, delle Autorità cittadine, cantonali e federali, della comunità e del mondo scientifico italiano (tra gli altri si riconosceva il Prof. Antonino Zichichi, Direttore del Centro Maiorana), hanno goduto di un menu ricco e variegato, in perfetto “Italian style”, in un’atmosfera conviviale e distesa che neanche Giove Pluvio, con le sue intemperanze, è riuscito a guastare.

Dall’Ambasciata italiana a Berna

Secondo, ma solo in ordine temporale, il ricevimento offerto il 1° giugno, a Berna, da S.E. Giuseppe Deodato, Ambasciatore d’Italia in Svizzera. Nell’occasione il parterre era rappresentato principalmente da Ambasciatori e funzionari diplomatici di molti paesi e da Autorità federali e politiche svizzere, anche se non passava inosservata la presenza, tra gli altri, di rappresentanti degli organi eletti come l’On. Franco Narducci ed alcuni membri del CGIE. Il giardino della Residenza è servito da scenario ad un sontuoso ricevimento che esaltava, ancora una volta, il senso dell’ospitalità, del gusto e dell’accoglienza tipici della cultura nata e sviluppata a sud delle Alpi, bel paese, per dirla con il divino poeta , “dove ‘l sì suona”.

Dal Consolato Generale d’Italia in Ginevra

Ma in termini di accoglienza anche la Svizzera è seconda a pochi. Ne era dimostrazione il ricevimento offerto, il 6 giugno, dal Console Generale d’Italia in Ginevra, Alberto Colella, che ha scelto il suggestivo Castello di Coppet per raccogliere ed aggregare, in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica, una parte significativa della presenza italiana a Ginevra. Emigrati in Svizzera ormai da lungo tempo e totalmente assimilati agli autoctoni, i loro discendenti, italiani di recente immigrazione, connazionali temporaneamente presenti sul suolo della Confederazione, tutti accumunati dall’orgoglio di rappresentare, nella diversità delle rispettive situazioni, le molteplici facce dell’italianità all’estero. Orgoglio esaltato dalla consapevolezza dell’elevata qualità del loro lavoro testimoniato da alcune presenze di eccellenza di ogni grado. Accanto ai prodotti di punta di quello che, nella coscienza collettiva, rappresenta il non plus ultra dell’industria nazionale, il gruppo Fiat, figuravano anche alcuni dei prodotti di minor contenuto tecnologico ma che ovunque, nel mondo, richiamano immediatamente l’Italia : il gelato e la mozzarella.

Tutte le serate si sono concluse con l’evidente e giustificata soddisfazione degli organizzatori per l’ottima riuscita delle manifestazioni, con il rinnovato orgoglio per l’unanime riconoscimento, da parte di tutti i partecipanti, del determinante contributo offerto dall’Italia al progresso scientifico, tecnologico, culturale e morale dell’umanità, con la serena consapevolezza che l’Italia e gli Italiani sapranno continuare ad affrontare, con ruolo di protagonisti, le sfide presenti e future ai valori fondamentali della civiltà.
M.A.

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