Ho visto un film, scusate, parlava di poesia musica e libertà : i gatti lo sapranno

Vengo a sapere con molto piacere, che Amina Arraf Abdallah, blogger arrestata in Siria è con molte probabilità una blogger “fantasma”: nessun fatto violento di repressione, oltre la violenza nel mistificare e usare la donna che fa informazione, come altre, reali. In compenso mi arriva un video dove mi si segnala: nel Qatar, la polizia segreta arresta delle donne contro il regime.

Il 16 marzo scorso, Rim Khalifa, ” sorride descrivendo il ruolo che stanno recitando le bahrenite nella lotta contro la monarchia e il governo, per ricostruire il paese su nuove fondamenta… Nel Bahrein la polizia ha sparato durante una manifestazione di donne. In Bahrein le donne sono protagoniste, dicevano in occasione dell’8 marzo su un articolo pubblicato il 6 marzo dal Manifesto… Nena News – Lungo gli ampi viali che partono da Piazza della Perla ieri erano le donne a comporre buona parte della catena umana simbolo dell’unità del paese. «Siamo protagoniste di questa rivolta. Lottiamo per la democrazia, per un Bahrein senza discriminazioni tra sunniti e sciiti ma anche per i nostri diritti».

Il 12 giugno, forse, c’è stato il processo per Ayat al-Gormezi, che non è morta ma è VERA. Ricordo che avevo scritto per questa donna e me ne scuso… Donne rivolta poesia stupri e morte ammazzate Ayat al-Ghermezi

“Ayat al-Gormezi era già comparsa il 2 Giugno 2011 davanti al tribunale militare di Manama, poi il processo è stato aggiornato a domenica 12 Giugno per la delibera del verdetto. Ayat è la prima donna ad andare a giudizio in seguito alle agitazioni avvenuta nel regno del Golfo Persico e si teme che, se riconosciuta colpevole, possa andare incontro ad una lunga e sicuramente difficile detenzione…” La condanna c’è stata: un anno di carcere.

Dal sito Artists Speak Out: “Bahraini poet Ayat al-Gormezi has been sentenced to one-year in prison according to reports on Twitter and an account by Gulfnews.com Bahrain’s National Safety Court of First Instance on Sunday reportedly said that Ayat was guilty of the charges of “inciting hatred of the regime and of being involved in a rally to commit crimes.” Ayat can challenge the verdict at the Court of Appeals. Masked police arrested Ayat at her home on 30 March for reciting a poem criticising the monarchy during a pro-democracy rally in the capital Manama in February. The London Independent yesterday reported that since being in custody 20 year-old Ayat, a student teacher, has been beaten across the face with an electric cable, spent nine days in a tiny cell with the air conditioning turned to freezing, and was forced to clean with her bare hands toilets just used by police.” Detto in italiano e scusate la maldestra traduzione significa: colpevole delle accuse di “incitamento all’odio del regime e in un comizio ad incitare a commettere crimini.” Ayat può impugnare il verdetto presso la Corte d’appello. La polizia mascherata, arrestò Ayat a casa sua il 30 marzo per avere recitato una poesia, che criticava la monarchia durante una manifestazione pro-democrazia nella capitale Manama nel mese di febbraio. L’Independent di Londra ieri ha segnalato che Ayat, ventenne insegnante e studentessa, è stata picchiata in tutta la faccia con un cavo elettrico, ha trascorso nove giorni in una cella minuscola con l’aria condizionata, stabile sulla temperatura congelamento, ed è stata costretta a pulire con le mani nude i servizi igienici, appena usati dalla polizia.

E mi dico allora che così scrivendone, i gatti lo sapranno…

Un piccolo estratto della poesia incriminata:
“We do not like to live in a palace And we are not after power We are the people who Break down humiliation And discard oppression With peace as our tool We are people who Do not want others to be living “in the Dark Ages”

Non ci piace vivere nello stesso posto E non vogliamo il potere siamo la gente che distrugge l’ umiliazione, lo abbandona usando la pace come nostro strumento Siamo la gente che non vuole che altre persone vivano ‘”nell’era oscura”.

Ripenso a certi Gatti Persiani, che cantavano la Libertà a Teheran, forse ancora una volta ho visto un film…
Doriana Goracci

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