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RIFORMA VOTO PASSIVO/ATTIVO ALL’ESTERO E NUOVO REGISTRO ELETTORALE ( Petizione Comune Necessita’ Art. 50)

Alle presidenze di Camera e Senato

Ogetto. Ora piu’ che mai occorre fare chiarezza, sul come ristrutturare il diritto del voto all’estero: rappresentativita’ istituzionale / la partecipazione diretta alla vita politica dell’ intero mondo italiaco”

1. Per una razzionalizzazione generale occorre abolire in toto la Legge Tremaglia del 2001.

2. Garantire agli italiani all’ estero il voto passivo/attivo, a tutte le tornate elettorali, come sancito dall’ articolo:” Il voto e’ eguale e’ non limitato dalla residenza del cittadino.

3. Occorre altresi’ un nuovo registro elettorale gestito esclusivamente dal Conune di ultima residenza del cittadino italiano all’ estero. Registro elettorale rinnovabile ogni 5 anni, tramite un formulario da spedire al cittadino, in cui gli si chiede, indirizzo in vita, modalita’ di voto. ( oggi questo avviene ogni 10 anni solo per l’ indirizzo o meglio ad ogni rinnovo di passaporto.). Nell’ arco dei 5 anni e’ dovere del cittadino notificare al Comune ogni cambio di inirizzo o modalita’ di voto.

4. Ad ogni tornata elettorale il Comune spedisce il plico a coloro che abbia scelto il voto postale, con posta raccomandata. Il cittadino ripedisce il voto espresso inserendo nella relativa busta anche il numero del passaporto/carta d’ identita’ su di un apposito ritaglio.

Motivazioni: i severi brogli elettorali dal 2006 sono stati generati da una pessima gestione dei consolati e la non cerficazione del indirizzo in vita del cittadino. Con la presente e come cittadino con dovere civico e costituzionale, posso solo indirizzare e invitare codeste presidenze ad una profonda riflessione.

In fede

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