È venuto il momento di non accettare più la posizione misera del pupazzo che ci viene offerta. È l’ora di assumersi le proprie responsabilità nei confronti di noi stessi, dell’essere umano, ed in questo modo nei confronti dei nostri figli. Chi non vota non ha il diritto di pretendere. Chi non vota esclude se stesso dal sacrosanto diritto di partecipare. È il momento di definitivamente venire fuori dal buco dell’accommodazione misericordiosa accettata in cambio di una posizione mediocre anche se alle volte lussuosa, ma di un gusto cattivissimo. È l’ora di togliersi dalla faccia il titolo del menefreghista, equivalente “all’Italiano” di oggi nel mondo, eredità di ogni tipo di “…ismo”.
D’altronde, basta capire che l’unico scopo di questo “fenomeno” era sempre di raggiungere i propri obiettivi personali, usufruendo delle situazioni con il nostro consenso, avuto in cambio di accommodazioni multicolori offerteci, del tutto prive di contenuto. È nostro diritto alzarsi e con determinazione responsabile votare SÌ. Domani, le nostre pretese saranno legittime, giustificate, richissime in sostanze utili. Domani la nostra pretesa sarà niente meno che la “Democrazia” la quale risulterà dalla nostra partecipazione attiva.
SÌ.