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ANNOZERO DI IERI SERA, CON CELENTANO E CERTI MINISTRI…ASSOLUTAMENTE PRIVI DI DIGNITA’, SE NON ALTRO PER LA FUNZIONE CHE DOVREBBERO RIVESTIRE…

Ero appena rientrato da Ponte delle Alpi (Belluno) ove ho assistito alla presentazione di un libro del collega, molto bravo e stimato, Toni Sirena, già direttore del Corriere delle Alpi, con riferimento ai “Delitti di Alleghe” ed altri delitti che, secondo l’autore, sono contrassegnati da grossi sbagli nei giudizi finali da parte della giustizia italiana.
Non nego di aver fatto una qualche fatica a connettere ascoltando certe narrazioni di 60-70 anni fa del predetto collega , tanto che, alla fin fine, mi è venuta un po’ di confusione in testa, ma non come quella della trasmissione di Annozero che ho incominciato a vedere verso la fine essendo rientrato tardi appunto per il libro di Sirena.

Devo dire, di aver sommato confusione su confusione, tanto da faticare un bel po’ prima di tornare ad una pseudo-normalità delle mie facoltà cerebrali. Forse dipenderà dagli anni che ho, dal tragico momento politico che stiamo vivendo, dalla stanchezza accumulata a quell’ora o quant’altro, fatto sta che la trasmissione di Santoro mi è sembrata, verso la fine, un vero e proprio mattatoio ove Ministri del governo, quanto a dignità, sembravano delle marionette arrabbiate, al di fuori di ogni senno dialettico ed etico. Specie Brunetta…

Sono stato colto da tanta tristezza sentendo questi rappresentanti del governo, ma anche sentendo Adriano Celentano che – diciamolo sinceramente – ieri sera, quanto a dialettica, è stato non da meno di loro: pareva che non sapesse dire due parole in croce e, quelle poche parole che ha detto, sembravano uno scorretto melange dialettico che non poteva nemmeno inquadrasi fra “il serio ed il faceto”, tanto da mettere in imbarazzo non solo i presenti alla trasmissione, ma anche i telespettatori.

E ciò, senza nulla togliere alla professionalità di Michele Santoro il quale, certamente è sì fazioso, ma sa incarnare questa faziosità nell’interesse dell’Italia, paese che – se non ci sarà una svolta a breve – non saprà mai più sollevarsi dal baratro in cui si trova.

Bisogna mandare a case certe facce della politica che ormai hanno non solo stancato, ma anche…rotto abbastanza. Il castello di carta sta per cadere e noi stiamo ancora lì ad ascoltare chi se ne frega sia dell’Italia che dei suoi cittadini senza assumere delle forti reazioni, ovviamente di tipo democratico, nell’interesse delle generazioni future, dei nostri figli, ormai traviati da una politica degli annunci, delle immagini, delle sporcherie, delle illegalità, fenomeni negativi che hanno finito per determinare una pericolosa assuefazione.
Siamo arrivati al punto che il Papa vota “SI” ed il governo vota “NO” in relazione ai referendum.
Cosa vuol dire ciò ?

Che siamo governati da un governo al di fuori di ogni etica ed anche di ogni capacità di governare.

ARNALDO DE PORTI

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