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Nucleare, notizie dalla BBC

di Gianfranco Lelmi

In comunicato stampa del 7 giugno 2011, le autorità giapponesi, ritengono che la radioattività della centrale di Fukushima nell’ultima settimana è più che raddoppiata dopo l’incidente di marzo.

Agli abitanti residenti in un raggio di 20 Km, circa 80.000 persone, è stato detto di abbandonare le loro case.

La mancanza di sorveglianza è la causa del disastro, il Giappone era impreparato per un simile catastrofe ha detto il governo all’ IAEA.

Agli inizi del disastro dell’ undici marzo 2011, l’agenzia per la sicurezza nucleare aveva stimato che nell’aria erano pervenuti 370.000 terabecquereis, ora la cifra é quasi raddoppiata, raggiungendo i 770.000 terabecquereis.

Benché il totale rappresenti il 15% rispetto Chernobyl (anno 1986), la contaminazione è peggiore di quanto previsto, si consiglia un’evacuazione volontaria in un’area compresa tra i venti ed i trenta chilometri.

Materiale radioattivo sta ancora fuoriuscendo dalla centrale, si sta considerando la possibilità di estendere l’area di sicurezza con ulteriori evacuazioni.

La crescita della radioattività in molte zone è legata alla conformazione del terreno e dei venti.

E’ inevitabile, da questa lezione, una revisione del sistema di sicurezza.

Dieci esperti giapponesi stanno indagando sulle cause dell’incidente, che dopo 80 ore provocò il meltdown al reattore nr. 2 e dopo 79 ore al reattore nr. 3.

In un comunicato stampa del 10 maggio 2011, risulta che il Giappone sta riconsiderando la sua politica di sviluppo del nucleare, in Francia ove esistono 58 centrali nucleari (143 sono europee), si pensa soltanto a crearne delle altre al contrario dell’Italia, della Svizzera e della Germania.

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