Giuliano Ferrara, in questi ultimi tempi, vuol dare “riviviscenza” al berlusconismo, cercando di coagulare sangue che ormai non si arresta più, nemmeno con le moderne strategie terapeutiche anticoagulo: le batoste di questi giorni, ultima quella di oggi al senato sul decreto anticorruzione per il quale il governo è andato sotto già due volte mentre sto scrivendo, denota che Berlusconi , a meno di un miracolo confezionato direttamente da… Lourdes, non sta più in piedi. In questo momento, il supporter, Giuliano Ferrara, vuol solo far parlare forzatamente di se, alla stessa stregua dei Salusti, dei Belpietro e dei Feltri, i quali, con inimitabile capacità professionale, fanno apparire la menzogna come verità, non solo, ma sanno anche trovare un bandolo per giustificare quanto affermano, facendo leva sull’ignoranza politica del popolo italiano. Il fatto che essi abbiano quasi tutti i colleghi-giornalisti contro, ciò sta a significare che la corda non si può tirare più di tanto, neanche attraverso fiction di attentati in appartamento, con guardie che sparano a chi ? Tutti sanno a che cosa alludo, senza aggiungere altro.
Questa categoria di giornalisti vanno banditi dalla professione perché il loro lavoro è di natura perniciosa: essi infatti giocano sulla verità che invece è una cosa sacra, dirottando il buon senso delle persone umili, ma per bene. Aggiungo che Giuliano Ferrara non sarebbe proprio titolato per dare buoni consigli, se non altro per le sue diverse transumanze politico-mediatiche…
Una parola la voglio spendere per Vittorio Feltri, che ho sentito soltanto qualche minuto fa in televisione. Egli ha detto che bisogna ripristinare l’immunità parlamentare perché, se ci fosse ancora questa legge costituzionale, Berlusconi governerebbe tranquillo senza dover ogni giorno rincorrere i suoi guai giudiziari, come fa da 18 anni a questa parte. Il mio commento a Feltri è questo: “Caro Feltri, se ci fosse ancora l’istituto dell’immunità parlamentare, il parlamento si sarebbe trasformato in un blindo corazzato per gente fuori legge, che il povero Indro Montanelli chiamava più puerilmente un “rifugio per mariuoli”.
Ed infine, Caro Feltri, voglio chiederTi “non saranno un male di famiglia i Tribunali visto che, in aggiunta ai guai giudiziari del premier, potrebbero essere giornalisticamente raccontati i fatti della Banca Rasini, ed oggi (ma anche ieri) quelli del fratello, rispetto ai quali non mi par che sia mai esistito un rapporto troppo idilliaco con la Magistratura ? E poi Ti pare corretto far governare chi ha pesi con la giustizia e potrebbe evitarli “vita natural durante” facendosi eleggere come ormai sappiamo ?
O parlarne, danneggia la… menzogna ?
ARNALDO DE PORTI
Giornalista Ordine del Veneto
