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FOCUS IDV DEL 7 GIUGNO

NUCLEARE: DI PIETRO, DA CONSULTA LEZIONE GIURIDICA E DI CIVILTA' = GOVERNO SMETTA DI METTERE BASTONI TRA RUOTE A REFERENDUM Roma, 7 giu. – (Adnkronos) – ''Dopo quest'ultima lezione giuridica e di civilta', ci auguriamo che il governo la smetta di frapporre bastoni tra le ruote del referendum sul nucleare. Ricordiamo che votare e' un diritto e un dovere dei cittadini previsto dalla Costituzione''. E' quanto dichiara il leader di Idv, Antonio Di Pietro. ''Lasciamo, quindi, che siano loro a decidere sul proprio futuro, specie su una materia cosi' delicata, come quella della costruzione di centrali nucleari sul nostro territorio, che interessa tutti i cittadini, anche coloro che hanno votato, e ancora vogliono votare, a favore di questo governo. Proprio per rispetto di questi, l'Italia dei Valori, che in perfetta solitudine ha raccolto due milioni di firme ed e' stata promotrice del referendum, rinuncia a qualsiasi pretesa di primogenitura'', spiega. ''E invita tutti i cittadini a votare serenamente, e secondo coscienza, senza preoccuparsi se il loro voto possa incidere sulla tenuta di questo governo'', conclude Di Pietro.

*Referendum/ Di Pietro: Voto sul nucleare non ha colore politico Grazie alla Consulta ora si passa dalle parole ai fatti Roma, 7 giu. (TMNews) – “Finalmente si passa dalle parole ai fatti, il governo ha fatto il possibile per impedire ai cittadini di esprimersi su un quesito che interessa tutti, elettori di destra, di centro e di sinistra. Chiunque andrà a votare sarà titolare del referendum perchè è un giudizio sul futuro del paese, se vogliamo o no le centrali nucleari, indipendentemente dal colore politico”. Così Antonio Di Pietro, leader Idv, commenta la decisione della Consulta di ammettere il quesito sul nucleare alla consultazione del 12 e 13 giugno.

L. elettorale/ Di Pietro: Sì a riforma purchè resti bipolarismo Rivedere legge 'porcata', ma non vogliamo morire di riforme Roma, 7 giu. (TMNews) – “Lasciamo alla discussione parlamentare la dialettica su quale tipo di legge elettorale fare purchè resti fermi il principio bipolare in cui chi chiede agli elettori di governare fa sapere prima con chi e per fare che cosa”. Così Antonio Di Pietro, leader Idv, risponde ai cronisti a proposito di una riforma della legge elettorale a cui il Pd intende lavorare. “Noi non abbiamo riserve a rivedere la legge 'porcata' – ha assicurato Di Pietro -, anzi prima si corregge, meglio è, non vorremmo però che in nome delle riforme si muore di riforme, perchè per noi è meglio passare ad una nuova fase politica al più presto”.

Pd/ Di Pietro: In caso di primarie Idv non esclude suo candidato Ma prima sottoscrivere programma e stabilire regole precise Roma, 7 giu. (TMNews) – “Idv non pone paletti sul modo in cui dovrà essere individuato il candidato premier del centrosinistra, ma se ci saranno le primarie allora daremo il nostro contributo non escludendo, valutate anche le altre candidature, anche un impegno diretto con un nostro candidato”. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader Idv, rispondendo ai cronisti a Montecitorio. “Se invece non ci saranno le primarie – ha aggiunto – siamo disponibili a dialogare con gli altri partiti della coalizione per una soluzione unitaria. Se infine il Pd ritiene, in quanto partito di maggioranza, di indicare come candidato il proprio segretario noi ci porremo con spirito costruttivo. Insomma non vogliamo aprire battibecchi su chi debba essere il primus inter pares perchè il nostro obiettivo è arrivare primi alla competizione elettorale”. Detto questo, Di Pietro precisa però di “auspicare primarie di coalizione” che però “vanno indette solo dopo la costruzione e sottoscrizione comune del programma. Non basta un candidato premier e inoltre servono regole precise, vanno bene le primarie di Milano, ma siamo preoccupati per quelle di Napoli”.

== DI PIETRO: PROGRAMMA ALLEANZA POI CANDIDATO. APERTI A BERSANI = (AGI) – Roma, 7 giu. – Antonio Di Pietro non mette steccati ne' su possibili alleati ne' su candidato premier, Pier Luigi Bersani compreso, e strumento per sceglierlo. Ma per il leader dell'Italia dei valori, tutto e' subordinato al programma. “L'Idv si e' presa l'impegno dal giorno dopo le amministrative a costruire un'alternativa di governo, che non sia un'ammucchiata, partendo dal programma”, ha spiegato Di Pietro commentando con i cronisti l'impegno del Pd a realizzare un programma su cui stringere le alleanze. “Ben venga questo programma, se viene…”, ha sottolineato. Per Di Pietro, “sono necessari pochi e precisi punti su economia, politiche sociali, sviluppo, politica estera e sara' questo programma a fare la differenza tra chi puo' stare nella coalizione e chi no. Senza bandiere ideologiche o preconcetti”. E sara' “chi non ci puo' stare a tirarsi indietro subito”. Quanto alla scelta del leader, “l'Idv e' talmente convinta della necessita' di costruire l'alternativa che non mette paletti su questo o quel modello”, ha assicurato il presidente dell'Idv. Se ci saranno primarie “daremo il nostro contributo e non escludo un nostro impegno diretto nel proporre candidati”, ha spiegato, “una volta che avremo visto gli altri. Certo, ha pero' ammonito, “saranno necessarie regole del gioco precise pare fare le primarie, perche' se abbiamo apprezzato quelle di Milano ci hanno preoccupato quelle di Napoli”. In caso si rinunci alle primarie, “siamo pronti a dialogare per una soluzione unitaria” e “se il Pd come partito di maggioranza della coalizione proporra' come candidato il suo segretario, ne prenderemo atto e siamo pronti a confrontarci. Non ci interessano i battibecchi su chi e' il primo”, ha assicurato Di Pietro, “non abbiamo preconcetti”. (AGI)

MINISTERI AL NORD: DI PIETRO, UNA SCIOCCHEZZA E UNO SPRECO = (AGI) – Roma, 7 giu. – Antonio Di Pietro ha stigmatizzato la proposta della Lega di trasferire alcuni ministeri al Nord, vista anche la situazione delle casse dello Stato. “Non vi e' dubbio che il Paese e' bloccato da un enorme debito pubblico che c'e', determinato da due fattori”, ha spiegato il leader dell'Idv ai cronisti alla Camera. “Il primo e' il 60 per cento di tasse che non entrano nelle casse dello Stato perche' c'e' una miriade di persone che non pagano le tasse”, ha elencato. Il secondo sono “gli sprechi, i tanti soldi buttati via, come i 300 milioni di euro per fare i referendum in una data diversa dalle amministrative” o quello che servirebbe “per la sciocchezza di trasferire i ministeri da Roma a Milano”. Si tratta, ha sottolineato, di “sprechi enormi che rendono non credibile l'azione del governo in campo economico”.

CONTI PUBBLICI:DI PIETRO, GRANDI SPRECHI GOVERNO BERLUSCONI (ANSA) – ROMA, 7 GIU – ''L'enorme debito pubblico del nostro Paese e' causato anche dagli sprechi e dalle scelte sbagliate del governo in carica''. Lo ha detto Antonio Di Pietro rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se si debba seguire il consiglio della Ue: prima mettere in ordine i conti, poi abbassare le tasse. ''Non c'e' dubbio che il nostro Paese – ha aggiunto il leader dell'Idv – e' bloccato da un enorme debito pubblico provocato da 2 fattori fondamentali: il 60 % delle tasse non entra nelle tasche dello Stato per evasione o elusione fiscale e questo comporta tasse troppo alte; ci sino una miriade di sprechi, di soldi buttati via, come per esempio i 300 milioni sprecati per fare referendum in una data diversa dalle elezioni amministrativa. Come un'altra sciocchezza – ha concluso Di Pietro – e' il tentativo di trasferire ministeri da Roma a Milano quando debbono essere i ministri a spostarsi a seconda delle esigenze dio lavoro, non le strutture fisiche. Sono sprechi enormi che rendono poco credibile l'azione del governo Berlusconi''.(ANSA).

REFERENDUM: BELISARIO, FIDIAMO IN CORTE; DA GOVERNO AUTOGOL (ANSA) – ROMA, 7 GIU – ''L'Idv e' fiduciosa nella Corte Costituzionale anche perche' la Cassazione ha riformulato il quesito referendario nella maniera piu' idonea. Pertanto il governo ha fatto autogol presentando il suo ricorso''. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv al Senato Felice Belisario conversando con i cronisti alla Camera. Per quanto riguarda poi le critiche mosse dal centrodestra all'opinione espressa ieri dal neo-presidente della Consulta Alfonso Quaranta, Belisario minimizza: ''Quaranta e' una persona capace e un fine giurista. Io non valuto le sue dichiarazioni. Mi limito a leggere le sentenze…''.(ANSA).

NUCLEARE, OK DALLA CONSULTA. IDV: SI' DA' RAGIONE AI CITTADINI (9Colonne) Roma, 7 giu – La decisione della Consulta che ha dato poco fa il via libera al referendum sul nucleare avallando all'unanimità la riformulazione della Cassazione “dà ragione ai cittadini e torto al governo. Le massime istituzioni giuridiche del Paese hanno impedito a Berlusconi di strappare agli italiani la possibilità di pronunciarsi sul nucleare. Oggi festeggiamo una nuova vittoria della sovranità popolare”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “A quanti si dichiarano sorpresi, sbalorditi e sconcertati da questa decisione diciamo che è solo l'inizio perché il segnale più forte arriverà dalle urne. Il governo ha fatto carte false per sabotare il referendum consapevole del fatto che, questa volta, non servirà a nulla invitare i cittadini ad andare al mare il 12 e il 13 giugno. Nessuno vuole le centrali atomiche in casa e l'onda democratica, ormai alta e inarrestabile, travolgerà l'esecutivo”.

MINISTERI AL NORD: DONADI (IDV), BASTA BUFFONATE = (AGI) – Roma, 7 giu. – “Basta con le buffonate. I cittadini del Nord, come quelli del Centro e del Sud, vogliono che il governo affronti i problemi reali dell'Italia, che si occupi in particolare della crisi economica e del lavoro, non certo dello spostamento di ministeri”. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Se davvero Calderoli ed il governo intendono fare qualcosa di utile – aggiunge Donadi -, cerchino di migliorare la produttivit» dei ministeri, che è questione più importante della loro collocazione geografica. La campagna elettorale » finita, la smettano con le proposte insulse e pensino ai veri problemi degli italiani”.(AGI)

GOVERNO: DONADI “ACCORDO PDL-LEGA E' SOLO UN BLUFF” ROMA (ITALPRESS) – “Il vertice di Arcore di ieri e' stato una messinscena, l'accordo Pdl- Lega e' solo un bluff privo di sostanza politica”. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Berlusconi – aggiunge Donadi – non ha piu' la maggioranza nel Paese e resiste in Parlamento solo perche' cede ai ricatti di questo o quel 'responsabile'. Il governo e' costantemente appeso ad un esile filo ed in queste condizioni, aggravate da una pesante crisi economica, e' impossibile andare avanti”. “Berlusconi – conclude il capogruppo Idv – abbia il coraggio di prendere atto del voto che gli italiani hanno espresso e della situazione e si presenti dimissionario alla verifica parlamentare. C'e' in gioco il futuro dell'Italia, ogni giorno perso e' un altro danno che si aggiunge”.

REFERENDUM: LI GOTTI A BERSELLI, VOTARE E' DOVERE ETICO VOTO LEGITTIMO IMPEDIMENTO INUTILE? NO, PREVEDO PROROGA (ANSA) – ROMA, 7 GIU – ''Berselli critica il Capo dello Stato per aver detto che domenica prossima fara' il suo dovere andando a votare poiche', per Berselli, il voto e' un diritto, ma non un dovere. E' del tutto scontato che esistono i doveri etici, oltre quelli giuridici, e non e' difficile comprendere che Napolitano facesse riferimento proprio a questa alta categoria di doveri che si rispettano, senza che ci sia una sanzione. Lo Stato contempla l'ampio ventaglio della eticita', facendo di esso l'essenza dei doveri civici''. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti. ''Quanto poi all'asserita inutilita' del voto sul legittimo impedimento in considerazione che la legge scadrebbe a ottobre, – prosegue – si dimentica che, proprio perche' la legge costituzionale e' dormiente in commissione Giustizia ma 'formalmente' in esame, e' abbastanza scontato che venga presentato un decreto di proroga, raggirando l'impegno di disciplinare la materia del legittimo impedimento con legge costituzionale. L'effetto ottenuto sarebbe lo stesso: l'estensione del legittimo impedimento per ministri e presidente del Consiglio, differenziandone cosi' il trattamento dagli altri cittadini, per i quali non c'e' alcuna estensione agli 'atti preparatori e conseguenziali', cosi' come per la ristrettissima categoria di alte cariche. Insomma, conclude Li Gotti, e' stata fatta una finzione presentando il disegno di legge costituzionale, con finta discussione seguita da disinteresse (ma senza ritirare il disegno di legge), cosi' da creare le condizioni per intervenire con un decreto di proroga, sulla base del fatto che l'esame del disegno di legge e' pendente. E' una furbata e una scorrettezza ai cittadini: ragione di piu' per votare Si' al referendum''. (ANSA).

REFERENDUM.PARDI: ANCHE TG2 SBAGLIA DATE, SERVE DENUNCIA PENALE? (DIRE) Roma, 7 giu. – “A pensare male, ahime', non si sbaglia mai”, dichiara il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai. “Passi la prima- aggiunge- ma che la Rai sbagli per ben due volte le date dei referendum, a distanza di pochi giorni, non sembra per nulla un errore o una casualita'. Oggi e' stato il turno del Tg2 delle 13 che ha commesso ben due scivoloni. Il primo nell'annuncio della notizia sulla conferma del quesito sul nucleare da parte della Corte Costituzionale, il secondo all'interno di un servizio 'confezionato', e quindi, immagino visto e controllato prima di andare in onda, a firma di Simonetta Guidotti”. Pardi si chiede: “Cosa avranno capito i telespettatori? Quando si va a votare? Domenica e venerdi', come annunciato dalla conduttrice? O il 13 e 14 giugno, come spiega il servizio? La Rai fino ad ora non ha informato i cittadini per nulla, violando un diritto basilare, ora sta producendo autentica falsificazione. Il servizio pubblico che la Rai nel passato aveva saputo svolgere onorevolmente, con professionisti di grande qualita'- conclude Pardi- e' ormai un ricordo sepolto. Siamo di fronte alla necessita' di passare alla denuncia penale?”.

BANKITALIA. LANNUTTI (IDV): INACCETTABILI SPERPERI IN AUTO BLU 272.000 EURO AL MESE PER TRASPORTO DI ALCUNI PRIVILEGIATI (DIRE) Roma, 7 giu. – “Mentre i 'comuni mortali' si spostano con mezzi propri o utilizzando bus e metro, in cui il piu' delle volte devono viaggiare stretti come sardine, gli 'eletti' della Banca d'Italia, la casta delle caste che predica austerita' e rigore, sperperano milioni di euro per auto blu con autisti addirittura muniti di porto d'armi. Un privilegio inspiegabile, uno spreco che deve finire”. Cosi' il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Economia e al ministro per la pubblica amministrazione. “E' inaccettabile- aggiunge- che la Banca d'Italia spenda ben 272.000 euro al mese per il trasporto in auto blu di alcuni privilegiati, affidando tra l'altro il costoso servizio a cooperative 'amiche', senza quindi previa pubblicazione di un bando di gara, grazie all'escamotage dell'estrema urgenza. Il governo intervenga per assicurare che anche la Banca d'Italia contribuisca come il restante settore della pubblica amministrazione, e nel rispetto della propria autonomia organizzativa, al contenimento della spesa pubblica statale”, conclude Lannutti.

PENSIONI. CARLINO (IDV): ERESIA AUMENTO ALIQUOTA PARASUBORDINATI SE A PAGARE E' LAVORATORE. (DIRE) Roma, 7 giu. – “Si puo' pensare di aumentare l'aliquota contributiva ai lavoratori precari a patto che questa sia pagata solo dalle imprese ricorrendo, al limite, a forme di sostegno statale. Altrimenti e' un inganno perche' chiedere altri sacrifici a chi e' gia' costretto a sopravvivere con salari da fame e' un'eresia”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, commentando la proposta di equiparare al 33% le aliquote del lavoro parasubordinato. “Il lavoro flessibile deve costare di piu' di quello stabile, ma tale spesa non puo' e non deve gravare su lavoratori penalizzati da contratti spesso privi delle minime tutele. Un parasubordinato, un precario o anche un autonomo ha uno stipendio che spesso non arriva a mille euro. Non e' un concetto sbagliato pensare di aumentare l'aliquota contributiva in vista di un migliore trattamento pensionistico, ma e' ovvio che quest' onore non puo' gravare su quei giovani ai quali politiche scellerate hanno precluso il presente e anche il futuro”.

SCUOLA: ZAZZERA (IDV), PIANO TRIENNALE ASSUNZIONI PRESA IN GIRO (ANSA) – ROMA, 7 GIU – ''I danni che questo Governo sta procurando al mondo della scuola sono incalcolabili e i suoi provvedimenti sono al limite della legalita'''. Lo afferma Pierfelice Zazzera (Idv). ''Si pensi agli organici di diritto, tema sul quale insieme alla collega Anita Di Giuseppe ho presentato un'interrogazione parlamentare: a causa del taglio di oltre 8 miliardi di euro stabilito dalla finanziaria, la dotazione organica dei docenti per le scuole elementari e' assolutamente insufficiente. A fronte dell'aumento del numero delle nuove iscrizioni scolastiche il Governo toglie le classi e lascia a casa gli insegnanti. Le conseguenze saranno drammatiche su piu' fronti – prosegue Zazzera – innanzitutto le classi saranno stracolme al punto da mettere a rischio la sicurezza stessa dei bambini, inoltre di questo sovraffollamento ne risentira' anche la didattica, perche' in queste condizioni i docenti non potranno seguire con la dovuta attenzione i loro alunni''. ''Il Governo non e' stato in grado di risolvere l'emergenza dei precari della scuola, e il piano triennale di assunzione contenuto del decreto sviluppo di prossima approvazione e' l'ennesima presa in giro per i docenti. Non c'e' infatti alcun incremento di fondi e le assunzioni si baseranno sui posti vacanti. Con questo provvedimento il Governo semplicemente aggira le decisioni del Tribunale di Genova e di Siena che impongono la stabilizzazione dei precari, e viola la normativa europea sulla trasformazione del contratto a tempo determinato in indeterminato. Questo e' un Governo – conclude – che gioca con la legge e prende in giro i cittadini''. (ANSA).

SALUTE. BATTERIO KILLER, IDV: FAZIO EVITI DICHIARAZIONI INFONDATE DIFFONDA PRECAUZIONI COME LAVARE LE MANI E FRUTTA. (DIRE) Roma, 7 giu. – “Fino a quando non sara' chiara l'origine di E. coli, che ha gia' provocato diverse vittime in Europa, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, dovrebbe evitare certe dichiarazioni tranquillizzanti che in realta' sono prive di fondamento visto che il veicolo dell'infezione non e' noto”. Lo afferma Antonio Palagiano, responsabile del dipartimento Sanita' dell'Italia dei Valori. “Piuttosto- aggiunge- il ministro dovrebbe diffondere, anche attraverso l'Iss, tutte quelle precauzioni come lavare bene le mani, la frutta e gli ortaggi, oltre a dissuadere il consumo di frutti di mare o pesci crudi, che impedirebbero, di fatto, le conseguenze dell'eventuale diffusione del batterio in Italia”. Continua la nota: “Il rispetto delle elementari norme igienico-sanitarie mette al riparo o comunque riduce drasticamente il rischio di contagio batterico, a prescindere da quale sia la fonte dell'infezione”, conclude Palagiano.

LAVORO. IDV: CONFINDUSTRIA TACE SULLE MORTI BIANCHE (DIRE) Roma, 7 giu. – “Nonostante l'importante sentenza dei giudici di Torino che hanno condannato per omicidio volontario con dolo gli amministratori della Thyssen Krup per aver causato la morte di sette operai, prosegue la strage giornaliera degli innocenti. Infatti, solo ieri sono deceduti sei lavoratori nei cantieri e nelle fabbriche italiane: ci chiediamo perche' Confindustria, che ha applaudito a Bergamo gli amministratori condannati, non sollevi con forza il caso dello scandalo di quelle aziende che fanno concorrenza sleale attraverso il risparmio sui sistemi di sicurezza”. E' quanto afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “Le aziende in regola che rispettano le norme- sostiene Zipponi- sono la stragrande maggioranza ma vengono colpite e spesso perdono gli appalti proprio perche' altre concorrono al massimo ribasso dei prezzi, risparmiando sulla sicurezza e mettendo quindi a repentaglio la vita dei lavoratori. Per l'Italia dei Valori e' necessaria una nova normativa sugli appalti che metta come condizione principale il rispetto delle norme antinfortunistiche e i minimi contrattuali, segnalando agli organismi di controllo tutte quelle aziende che, giocando al massimo ribasso, violano la regola principale del mercato”. “Per noi la vita delle persone viene prima di qualsiasi altro interesse economico e, di conseguenza, agiremo in Parlamento e nel Paese”, conclude Zipponi.

MINISTERI. MARUCCIO: ORA ASPETTIAMO PROTESTA ALEMANNO “SI IMPEGNI PER OTTENERE DECRETI ATTUATIVI DI ROMA CAPITALE”. (DIRE) Roma, 7 giu. – “Ci risiamo: come se non bastasse la mole di banalita' e sciocchezze con le quali il governo tenta di coprire il vuoto della sua attivita', ora la Lega prova a mattere una pezza all'emorragia di consensi al nord con lo spostamento degli uffici ministeriali. Stavolta con la complicita' di Alemanno, il sindaco non aveva minacciato di organizzare una manifestazione di protesta contro lo spostamento dei ministeri. Adesso vogliamo vederla”. Lo dichiara in una nota il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio. “Questa politica fatta di scambi sulla pelle dei cittadini- prosegue il segretario Idv- che il voto amministrativo ha gia' sonoramente bocciato, vede ora protagonista il sindaco di Roma, che per ritagliarsi un piccolo ruolo nazionale e' disposto a barattare anche a dignita' della citta' che rappresenta. Ci opporremo strenuamente a questo scempio, che oltretutto danneggerebbe la funzionalita' dei ministeri e non porterebbe nessun vantaggio, se non simbolico, al Nord. Alemanno si impegni per ottenere i decreti attuativi di Roma Capitale, che per ora e' solo un marchietto sulla carta intestata, e cerchi di difendere Roma e i romani. Altrimenti- conclude Maruccio- si dimetta e cerchi di conquistare il tanto desiderato ruolo nazionale con le proprie capacita' e non a spese dei romani”.

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