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IGNORANZA VERA, IGNORANZA FINTA ED IGNORANZA IMPOSTA CON TANTO DI LAUREA PER IL POTERE…

E’ capitato a tutti di vedere delle persone dall’aspetto molto distinto, bene in arnese, eleganti anche nel modo di presentarsi, se vuoi anche di piacevole compagnia, le quali, quando aprono la bocca, rivelano tutta la loro limitatezza cerebro-culturale, al punto da farti fare questa riflessione: “Eppure, sarà mai possibile che una bella persona, con tutti i crismi per poter ritenere che si tratti di una soggetto colto ed intelligente, si riveli poi all’evidenza dei fatti un essere con il cervello da gallina, posto che il pollaio non si offenda ?” Di questi soggetti, tutti ne abbiamo incontrati tanti, cercando, ma solo per educazione cristiana, di soprassedere alle loro defaillances naturali, mettendoli a loro agio sintonizzandoci sulla loro forma-mentis per quel tempo, per fortuna limitato, della “resistenza” dialettica inter-personale che si può avere. Non un minuto in più, per non…aggiungere ulteriore sofferenza a questo disagio che, anche per la Chiesa, non si inquadra certo nella letteratura biblica secondo cui gli ultimi saranno i primi… Questo tipo di ignoranza non è pericolosa: essa è fine a se stessa ed ha l’unico neo di essere un peso per il progresso del Paese che, a causa di questa remora insita in alcune fasce della popolazione, fatica di più anche nella crescita economica, oltre che culturale. Anzi non cresce affatto, tanto da costituire un costo sociale più elevato rispetto ad altre fasce sociali. In breve, questo tipo di ignoranza costituisce una sorta di elargizione, più o meno generosa, che madre natura fornisce a ciascuno. Ma sempre, in senso negativo.

Poi, c’è un tipo particolare di ignoranza: quella secondo cui certuni fingono di essere ignoranti per fare i propri interessi a danno della collettività. “ Non sapevo, non credevo”, sono soliti affermare questi soggetti, ed intanto ti fregano… E questo, purtroppo, succede in vari contesti sociali, differenziandosi dalla precedente ignoranza perché quest’ultima determina costi sociali maggiori ed ha contatti oggettivi sia con l’ignoranza vera di cui a titolo che con quella che vado ora ad analizzare specificatamente, dopo questo opinabile antefatto.

C’è infatti anche l’ignoranza voluta, se vuoi anche coatta, corredati da cultura e molte lauree. E questa è in capo a tutte quelle persone – ed in Italia sono tante , anzi persino troppe – che cavalcano una determinata situazione per un fine personale, agganciandosi al potere dell’uomo forte, in modo di entrare in possesso, a pioggia, di tutto ciò che rotea, in termini di interesse, attorno a questo potere. Questo tipo di ignoranza, in sinergia con la cultura, trova dimora ed humus molto fertile soprattutto in politica, ove spesso, facendo i servi del padrone, si mette a profitto il sapere più degli altri, le molte lauree allo scopo di danneggiare le parti umili, le persone meno preparate, quelle insomma senza una voce valida per una competizione umana e democratica, fin al punto da costringere la povera gente a considerare nero ciò che invece è bianco.

A mio giudizio, con il berlusconismo, questa penosa situazione si è fatta reale ed oggettiva: infatti, un manipolo di soggetti assoldati per servire il capo, alias 317 parlamentari ed i successivi che man mano … diventano potenzialmente oggetto di acquisto, si professano fermamente convinti che una sgualdrinella è davvero la nipote di Moubarak. Se non ci fosse stato infatti questo falso “professare un credo” per servire il capo, il 14 dicembre 2010 non sarebbe certamente passata la fiducia al governo e i predetti parlamentari, che se ne sono infischiati ieri e se ne infischieranno oggi e domani, non ci pensano un attimo per affermare che il nucleare è sicuro, in quanto la ruota della loro convenienza oggi gira così…

Mi fa specie, quel professore, tale Franco Battaglia, ospite di Annozero l’altra sera, 2 giugno 2011, che io collocherei tout court in tutte e tre le categorie sopra enunciate, che ha avuto la spudoratezza di affermare che non sarebbe stato necessario evacuare gli abitanti residenti in un raggio di 30 km. da Cernobyl . Detto professore, oltre a questo, ha anche detto che i pannelli solari e fotovoltaici sono sostanzialmente inutili, che il nucleare è sicuro, che a Cernobyl sono morti i pochi coinvolti nell’esplosione, che la diossina assunta in piccole dosi fa bene all’organismo, che un inceneritore produce meno diossina di una grigliata di carne, che le associazione ambientalistiche sono delle associazioni a delinquere.. ecc.ecc.

Una boutade finale.

Chiedo aiuto al Sommo Poeta, tale…Dante Alighieri, quello della…Divina Commedia, per sapere in quale cerchio dell’infermo avrebbe sistemato gli ignoranti della terza categoria sopra enunciata ed, in particolare, dove avrebbe collocato il predetto eclettico professore che, quanto a tossicità, paragona con spudoratezza la combustione di un inceneritore a quello di una grigliata mista…

E questi individui, purtroppo, hanno voce nei mass-media e trovano spazio importante ovunque, solo perché sono stati “istituzionalizzati” da parte di una società che, tramite loro, finisce per respingere le persone di buon senso e privilegiare i mascalzoni ! Il guaio è che l’istituzionalizzazione procede per via automatica in quanto con il concorso dei mass-media che invece dovrebbero essere dei “cani da guardia” della vita socio-politica, non fanno altro che consolidare la loro, spesso impossibile, visibilità.
Ed in questo do’ ragione a Beppe Grillo, anche se non condivido quasi nulla dei suoi atteggiamenti, spesso correlati alle sindacabili performances…dialettiche..

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