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Acqua, nucleare e uguaglianza di fronte alla legge: teniamo duro!

Su ragazzi, un ultimo sforzo. E’ quello che vi chiedo di fronte all’ennesimo tentativo del governo di scipparci il diritto di scegliere. Lo sforzo di resistere e di attendere la decisione della Corte Costituzionale a cui ha fatto ricorso l’Avvocatura Generale dello Stato per chiedere l’inammissibilità de referendum su nucleare in seguito al mandato ricevuto dal solito Silvio da Arcore. Sono sicuro, ritenendo ineccepibile la decisone della Cassazione, che il governo prenderà una sonora bastonata e dovrà incassare un’altra sconfitta. Ma capisco che per noi è un’altra prova di nervi che vinceremo in nome della democrazia.

Perché acqua pubblica, nucleare e uguaglianza davanti alla legge non sono argomenti di sinistra o di destra, sono principi di tutti e tutti hanno il diritto di dire come la pensano. Berlusconi le sta provando davvero tutte, ha paura perché, più che gli interessi di tutti (anche del suo elettorato), è bravo a fare i suoi interessi e quelli degli amici con cui fa affari. Ecco perché, mentre con la mano destra dice di rispettare il volere popolare, con la sinistra cerca di fare quello che gli serve, in barba a quella volontà del popolo che viene invocata dal centro destra solo in caso di vittoria.

Berlusconi sembra un vecchio leone in gabbia che non accetta che gli italiani siano diventati insensibili alle sue lusinghe. Non bastano più le sue false promesse, non basta più nemmeno il controllo della televisione. Per dirne una, nonostante il richiamo dell’Autorità garante delle Comunicazioni alla Rai sul vuoto informativo attorno alla consultazione referendaria e la minaccia di una sanzione, ancora oggi quello che si vede in televisione assomiglia ad una farsa, ad una presa per i fondelli, ad una toppa peggiore del buco. Il Tg1 parla dei referendum, ma per dire che il premier li reputa inutili! Poi passa, con un volo pindarico, prima alle intenzioni di voto dei partiti, poi, altro volo pindarico, alla nomina di Alfano alla segreteria del Pdl.

Ma non si illuda Berlusconi, gli italiani hanno capito che la posta in gioco non è mia, né tua, né sua … ma di tutti. Il vento sta cambiando e i cittadini di questo meraviglioso Paese sono pronti a mandare a casa questa banda di incapaci che ci governa.

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