La Svizzera dice addio al Nucleare, varato piano per la chiusura delle 5 centrali
La Svizzera si appresta ad uscire dal nucleare con un piano di dismissioni delle sue centrali da qui al 2034. Il Governo svizzero ha indirizzato al Parlamento una raccomandazione che prevede il mancato rimpiazzo delle sue cinque centrali nucleari al termine della loro durata. “Le centrali nucleari attive saranno spente alla fine del loro sfruttamento e non saranno rimpiazzate” ha detto il consiglio federale in un comunicato aggiungendo che “l'abbandono progressivo è tecnicamente possibile e anche sopportabile dal punto di vista economico”.Nel dettaglio secondo la raccomandazione fatta dal governo la centrale di Beznau I sarà disattivata nel 2019, Bexnau II e Muhleberg nel 2022, Gosgen nel 2029 e Leibstadt nel 2034. le cinque centrali si trovano tutte nella Svizzera Tedesca. Una decisione finale del parlamento sull'indirizzo del Governo è attesa per metà giugno. “Il consiglio Federale – si legge in una nota – auspica di continuare a garantire una sicurezza elevata a l'approvvigionamento energetico in Svizzera, ma senza le centrali nel medio termine”.La decisione è stata presa a seguito del disastro di Fukushima – Il governo aveva già sospeso a marzo le procedure di approvazione di tre nuovi impianti. Lo scorso finesettimana si era tenuta una manifestazione contro il nucleare con 20.000 persone. “Le centrali nucleari esistenti saranno chiuse alla fine della loro vita operativa e non sostituite da nuove centrali nucleari”, ha detto il governo in una dichiarazione. La Svizzera ha cinque impianti che forniscono il 40% dell'elettricità prodotta nel paese. Il parlamento dovrà pronunciarsi sull'argomento a giugno.25 maggio 2011Redazione Tiscali