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In Puglia 180 soci dei Garden Club Italia visitano il “Vigneto giardino L’Amastuola”

Giungono da ogni dove per visitare il “Vigneto Giardino L’Amastuola”. Sono amatori del paesaggio, orti botanici e giardini. Vigneto che è anche esempio di buone pratiche agricole per il recupero e valorizzazione del paesaggio agricolo. E’ un luogo dove storia, arte e natura s’incontrano in un paesaggio d’autore. Siamo ben d’accordo con Giuseppe Montanaro (titolare della società L’Amastuola) e con sua famiglia che sabato, 28 maggio (ore 14.00) ospiteranno oltre 180 amatori di giardini, soci dei vari Garden Club Italia, che in tale occasione incontreranno il presidente Garden Club Italia Flora Salleo, la giornalista Marella Chia Caracciolo ed altri. Incontreranno anche, chissà quanti avranno sognato tale momento, l’autore del progetto “Vigneto L’Amastuola”, Fernando Caruncho, il “filosofo e giardiniere” che non ama essere definito paesaggista. Per lui disegnare il paesaggio è come ricercarne l’ordine profondo che si coglie con il cuore e si elabora con la mente. Il Vigneto dell’Amastuola è una storia di amicizia e di amore tra gli uomini e la terra. E (come dice) “Questa storia attraversa come un'onda il suo campo e allo stesso tempo attraversa il cuore degli uomini che l'hanno resa possibile. È una storia che unisce in un unico momento il mondo antico e quello attuale. Riunisce la fanciullezza dell'uomo con la sua maturità”.
Questo importante ed atteso incontro, è voluto ed organizzato dal presidente del Garden Club Taranto, Ludovico Pollastro e dalla famiglia Montanaro che daranno il benvenuto a tutti i partecipanti.
Il progetto del “Vigneto giardino”, per la sua complessità è stato realizzato in 8 anni con il recupero di circa 1500 ulivi secolari e 100 ettari di vigneto di uva da vino condotto a coltivazione biologica. Il segno distintivo del progetto sono i filari del vigneto disegnati a onde parallele (come vediamo nella foto) che si susseguono per circa 3 chilometri e mezzo, 24 isole di ulivi secolari che ne intervallano il movimento e 9.000 metri di muretti a secco.
Nel 2010 al progetto “Vigneto Amastuola”, la Regione Puglia ha assegnato il “premio per la valorizzazione di buone pratiche di tutela e valorizzazione del paesaggio agrario anche a fini turistici.”
L’incontro presso il Vigneto Amastuola, in agro di Crispiano (TA) è aperto a tutti.
Ricordiamo ai nostri lettori che la Masseria L'Amastuola è posta su un pianoro a 220
s.l.m. nell'agro di Crispiano. E’ un
osservatorio fantastico. “Da lassù (ha detto Fernando Caruncho) si scorgono mondi e vite, pensieri e idee di generazioni che si erano susseguite dalla Grecia di Parmenide e Pindaro fino ai giorni nostri. Infatti, da oltre 3000 anni
testimonia un luogo dove ininterrottamente, l'uomo ha affermato la propria presenza
e la capacità di sviluppare la propria civiltà. Ne sono testimonianza i recenti scavi archeologici che
hanno rinvenuto in loco un insediamento magno-greco,
circondato da un agger di fortificazioni risalenti all'età
Magno-Greca, che in seguito, con l'arrivo di coloni, 
nella prima metà del VII sec. a.C.,
subì una profonda trasformazione insediativa. L'azienda agricola è immersa in un'area ricca di 
tesori archeologici ed ambientali,. A nord vi sono 
i luoghi dove furono ritrovati gli “Ori di 
Taranto”, a sud la necropoli di Accetta ad est la gravina
del Triglie; dista pochi chilometri dai famosi dolmen di 
Accetta, fa parte del Parco regionale “Terra delle 
Gravine” e del territorio delle Cento Masserie nel 
Comune di Crispiano. Da ricordare ancora che il progetto di recupero della Masseria L’Amastuola 
vedrà anche la realizzazione di un museo all’aperto, ove sarà riprodotto, per quanto possibile, il villaggio rinvenuto in 
loco in modo da renderlo fruibile a tutti, studiosi e turisti. 
All’interno ci sarà una esposizione di reperti, facenti 
parte di una collezione di proprietà della famiglia 
Montanaro, risalenti all’età Magno-Greca
Il villaggio riproporrà alcune abitazioni dell’epoca, che per la maggior parte erano a pianta rettangolare, con una superficie disponibile di circa 
10,5 mq e costituite da muri perimetrali di pietre a 
secco alti circa 40 cm, che formavano la parte inferiore dell’elevato, completato solitamente con mattoni crudi. All’interno vi si trovava una banchina, costruita con 
pietre piatte e regolari e un focolare rudimentale, 
chiara esemplificazione dell’edilizia privata del mondo 
greco tra la fine del VII e l’inizio dell'VIII secolo a.C., 
che riflette la compagine sociale del periodo, 
costituta da famiglie nucleari ristrette, dedite 
principalmente all’agricoltura e all’allevamento. La collezione che sarà esposta nel museo interno 
è composta da circa duecento reperti 
di varia produzione e cronologia: ceramica, sculture, 
terracotte architettoniche e a tutto tondo, frammenti di 
intonaci dipinti ed iscrizioni, tipici della cultura 
magno-greca, di origine apulo-lucana 
e di importazione dai diversi centri della madrepatria 
greca, frutto di scambi commerciali con le colonie. Vigneto giardino e masseria museo nel cuore della Puglia, in un suggestivo paesaggio, ai piedi delle colline ed a due passi dal mare e dalle storiche masserie di Cristiano. A visitare il vigneto L’Amastuola dell'azienda Kikau S.p.A. c’è stata anche FreshPlaza Italia. Ma sono tanti e tanti i visitatori e i turisti più esigenti di ogni parte del mondo. Per informazioni: Amastuola Soc. Agr.s.s. Via Martina Franca, 80 – 74016 Massafra (TA) – Italia -Tel./Fax: + 39.099.8805668 + 39.099.8800935, E-mail: info@amastuola.it Web: www.amastuola.it

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