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GIRO D’ITALIA A TAPPE CON VARI TRAGUARDI E GIRO DEL PARLAMENTO ITALIANO AD UNA SOLA TAPPA SENZA TRAGUARDO …

Ieri, in un commento sul Giro d’Italia (pubblicato oggi, 26/5, sul Gazzettino di Venezia a titolo “Un evento sopravvalutato”) dicevo che, oggi come oggi, lo sport esprime ancora una certa, seppure residuale, forza della lealtà competitiva, mentre invece la politica esprime una sorta di diffusa e consolidata slealtà che fa emergere non già il migliore, ma il suo opposto e contrario” .

Detto questo in sintesi, ho avuto un’ennesima prova del nove su questa mia affermazione, ascoltando ieri, 25/5 h.17 circa, dalla camera in diretta, alcuni parlamentari della Lega e di Iniziativa responsabile. Ometto di parlare della Lega che, come ormai tutti abbiamo constatato, le spara grosse a piacere per far capire al capo Berlusconi che non è al rimorchio del Pdl, ma che, semmai, al contrario, è lei che può fare l’alto ed il basso non potendo Berlusconi prescindere dalla sua alleanza.
Voglio solo commentare l’intervento di Vincenzo d’Anna, parlamentare di Iniziativa Responsabile, non saprei come definirlo e cioè se “acquisito-contrattato-venduto o semplicemente inseritosi… sua sponte in Pdl”, il quale ne ha dette sì di tutti i colori, ma con una faccia da angioletto che recitava in nome e per conto dell’Unto del Signore, come se tutti gli altri fossero dei delinquenti, autodefinendo la sua compagine, ma anche quella della sua stessa alleanza un vero esempio da imitare per onestà intellettuale. Non solo, per suffragare i suoi asserti, aggiungeva anche che loro sono un vero esempio di “mani pulite”, mentre Di Pietro li ascoltava divertito…

Ciò che mi fa specie è che non riesco assolutamente a comprendere è come D’Anna possa parlare con tanta convinzione, tra l’altro offendendo, quando il risultato fallimentare del governo Berlusconi è visibile anche dal più sfortunato degli ipovedenti. Le spiegazioni sono due. O, come medico, Vincenzo D’Anna sa usare meglio degli altri le tecniche del Training Autogeno che, come sappiamo, si oppone ad una condizione di tensione per esternare una situazione di distensione; infatti, una volta annullata l’interferenza degli stimoli esterni attraverso detta tecnica, il soggetto può ascoltare e inviare messaggi interiori mascherando anche le proprie sensazioni corporee, oppure, a furia di raccontar politicamente menzogne, egli riesce ad auto convincersi che queste sono verità, tanto da poter mostrare un viso disteso alla faccia anche del training autogeno stesso.
Circostanza che potrebbe essere una spiegazione anche al fatto che il governo si è autoconvinto che una “sgualdrinella di rango” fosse la nipote di Mubarak…

Vorrei chiudere con una osservazione seria, in chiave psicanalitica.

Basterebbe osservare chi sta seduto negli scranni del parlamento per capire che tanta gente fa parte di uno standing politico così basso e populisticamente osceno, da poterla valutare a distanza esclamando : “Povera Italia”.

Mancano pochi giorni, anzi poche ore ai ballottaggi. Facciamo tutti qualcosa per spazzare via questo governo. Ricordiamoci che, come del resto ho già detto diverse volte che il nostro paese ha un debito vicino al 120 %: esso era del 105 % prima della scesa in campo di Berlusconi ed il deficit annuale è superiore ai 30.000.000.000 di Euro. Sanare il debito è una chimera, altro che “conti in ordine” come dice Tremonti . Vorrei chiudere con una riflessione di un caro collega di banca, ad altissimo livello, apparsa su Piazza Scala www.piazzascala.altervista.org :

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In questi giorni la principale agenzia di rating, Standard & Poor”, ha declassato l’andamento della nostra economia da “stabile” a “negativo” e ciò rappresenta un forte campanello d’allarme per il nostro debito, uno dei più elevati al mondo.
Che cosa fare? Non è facile rispondere in periodo elettorale o pre-elettorale, in un momento in cui la maggioranza fibrilla e l’opposizione vive in precarietà. Si fa presto a dire “riduciamo la spesa pubblica”, ma quali voci? Ci rendiamo conto che per ridurre il debito della metà occorrerebbero riduzioni di spesa e/o aumenti di entrate pari all’enorme cifra di 800-900 miliardi, cioè 80-90 miliardi di Euro all’anno per dieci anni? E forse non li abbiamo dieci anni.
Una soluzione sarà la solita: lasciamo il debito sulle spalle dei nostri figli e nipoti. “”

C’è bisogno di altro per capire ?

Arnaldo De Porti

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