Nelle sale progettate da Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia il 30 maggio 2011 alle ore 18.00 si inaugura un’esposizione dedicata all’artista trentino Riccardo Schweizer.
La mostra promossa dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Comunità di Primiero e patrocinata dal Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto sarà visitabile fino al 27 novembre 2011, proprio nella città che diede inizio al lungo viaggio di formazione dell’artista. Nato nel 1925 a Mezzano, nelle valli trentine del Primiero, nel 1950, dopo un periodo di studi a Venezia, si trasferisce a Vallarius per conoscere Picasso, diventando presto il più precoce e sensibile interprete italiano della lezione del maestro spagnolo nel secondo dopoguerra. La mostra, nata da un progetto di Barbara Schweizer e a cura di Elisabetta Barisoni, presenta oltre 50 lavori, dai dipinti di matrice picassiana degli anni Cinquanta alle terrecotte, fino ai pannelli in ceramica, le vetrate e le sculture in cemento e plexiglas esposte insieme ad alcuni originali pezzi degli anni Settanta e Ottanta. L’esposizione è quindi l’occasione per approfondire gli esiti di quel “desiderio plastico” che in Schweizer emerge con evidenza fin dagli esordi pittorici, e per apprezzare la poliedrica espansione del suo fare artistico nei diversi vocabolari di volta in volta impiegati. La vasta e multiforme produzione di Schweizer, homo faber animato da un’immaginifica e vivace creatività, prende avvio nel Sud della Francia, dove il giovane Riccardo ha occasione di frequentare l’amato maestro Picasso, e di entrare in contatto con tutti gli artisti che operavano in quella regione, tra cui Fernand Léger, Marc Chagall, Henri Matisse. È una lezione di libertà quella che apprende dai suoi maestri francesi. Una libertà di essere artista nel mondo e anche di esprimere, attraverso i più diversi linguaggi formali, la sua personalissima interpretazione dell’arte moderna e della tradizione respirata nel suo mondo natale. Fin dai primi anni Sessanta, Schweizer realizza grandi progetti murali e significativi cicli decorativi, mentre il decennio successivo lo vede impegnato nel design d’interni per importanti commissioni private, come il Ristorante “Da Silvio” del 1978, illustrato in mostra con i vivaci disegni preparatori che ne testimoniano il lungo processo creativo. Risale agli anni Ottanta il suo progetto più illustre, la decorazione del Palazzo dei Congressi e del Cinema di Cannes, affiancato in mostra da altre opere significative, come l’arredamento di Casa Trotter a Mezzano e l’intervento presso il Municipio di Cap d’Ail sulla Costa Azzurra. “Non so come dipingerò domani: di giorno in giorno mi prendono commozioni che non posso prevedere.”, così scrive Schweizer “Mi interessa ugualmente la strada, il mio studio, l’ambiente naturale e il fenomeno meccanico: tutte queste cose interessano la società, ne costituiscono l’espressione, ne esprimono il processo. Tenere conto, nella rappresentazione, di questi momenti, di queste commozioni e tensioni umane, è il mio di modo di essere moderno e realista. Tutto può succedere da questo” Secondo l’insegnamento di Picasso, che incita Schweizer a “mettere una bomba all'interno di ogni cosa per farla saltare e ricomporla altrove sui sentieri della libertà e dell'avventura”, la mostra si sviluppa seguendo il tema della libertà espressiva e della tensione plastica, vero fil rouge della poetica dell’artista trentino. In questo universo creativo, Schweizer emerge non solo come interprete dell’ “industriosità artigianale di estrazione popolare della sua valle” ma si inserisce anche in una tradizione futurista del “fare totale”, passata dal Trentino attraverso la vicenda di Fortunato Depero. Nella sua ricerca si fondono quindi i richiami della terra d’origine, e dall’incontro tra la figurazione picassiana e l’asprezza delle forme e dei volumi delle montagne del Primiero nascono opere di intenso lirismo. Riccardo Schweizer, dopo una lunga vicenda artistica trascorsa tra le valli del Trentino, la laguna veneziana e il sud della Francia, muore a Casez in Val di Non (TN) nel 2004. Riccardo Schweizer. Biografia
Redattore: RENZO DE SIMONE
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Informazioni Evento:
Data Fine: 27 novembre 2011
Costo del biglietto: 10,00 euro
Luogo: Venezia, Fondazione Querini Stampalia
Orario: da martedì a domenica 10-18, lunedì chiuso
Telefono: 0412711411
Dove:
Venezia, Fondazione Querini Stampalia Città: Venezia Indirizzo: Castello 5252 Provincia: (VE) Regione: Veneto Telefono: 0412711411 |