Fora dai bal! Mister President

Pubblico l'intervento di oggi alla Camera dell'On. Antonio Borghesi prima del voto sul decreto omnibus.

Questo è il governo delle balle e Berlusconi è il capo di un governo delle balle. Le balle che ha raccontato agli Italiani sono tali e tante che è difficile ricordarle tutte.
Governo delle balle. Quella della riduzione delle tasse. Era lo slogan elettorale del 2001 e prima ancora del “contratto con gli Italiani: “meno tasse per tutti”. Il Presidente delle balle non perde occasione per dire che “le tasse non sono aumentate” e che “non abbiamo messo le mani nelle tasche dei cittadini”. Ma com’è che oggi la pressione fiscale è attorno al 43% , ma secondo alcuni studi quella reale è al 52% .

Eppure Lei, Presidente delle balle, ancora nel 2008 dichiarava: ridurremo la pressione fiscale sotto il 40%”. Ed ancora quest’anno: “Entro la legislatura (cioè entro il 2013) meno tasse per le famiglie, il lavoro e la ricerca”. Nel 1994, prima delle elezioni politiche, proponeva addirittura un’aliquota unica per tutti i contribuenti e l’esenzione per “i poveri”. E nel 2002: “Con la riduzione delle tasse per i meno abbienti si potrà contribuire alla crescita dei consumi e alla creazione di nuovi posti di lavoro”, dice il 28 settembre. E ancora, il primo marzo 2004, dopo tre anni di governo: “Servono meno tasse e meno vincoli per rilanciare consumi e investimenti”. Invece, non si è vista nessuna riforma dell’IRPEF (promessa anche nel “contratto con gli italiani” del 2001). Non è stata abolita l’IRAP (pur definita la tassa più odiosa). La pressione fiscale (nel “contratto” ne fu promessa la riduzione sotto il 38%) è attualmente al livello più alto d’Europa; non c’è stata l’abolizione delle tasse automobilistiche, pure promessa. Secondo uno studio della Banca Mondiale (“Paying Taxes 2011”), i tributi e i contributi sociali pesano sulle imprese italiane per il 68,6%, contro una media europea di 44,2% e mondiale di 47,8%. Su 183 Paesi esaminati dallo studio, l'Italia è al 17esimo posto nella graduatoria dei Paesi con la tassazione sulle imprese più elevata ed è la più alta in Europa. E poi aumentare le tasse sulla benzina non significa forse mettere le mani nelle tasche degli Italiani? E quando non le ha messe le ha fatte mettere direttamente dagli Enti locali toglierndo loro 15 miliardi di trasferimenti all’anno.

Governo delle balle. Presidente del consiglio delle balle. Come quella raccontata nel 2001 del dimezzamento del tasso di disoccupazione , dell’aumento delle pensioni e della creazione di 1 milione e mezzo di posti di lavoro. Balla ripetuta il 12 maggio 2011 afferma: “Sono convinto che con il decreto sviluppo nel giro di un anno diminuirà la disoccupazione. Ma la realtà è che il tasso di disoccupazione era del 9% nel 2001 e tale rimane nel 2011. Ci sono oggi in Italia due milioni di persone in cerca di lavoro. Con una differenza che il tasso di disoccupazione giovanile oggi è drammatico: dieci anni fa un giovane ogni cinque non trovava alcun lavoro, oggi è uno su tre in Italia, contro uno su venti in Germania. Ed il livello salariale netto in Italia ci vede in coda alla classifica dell’Ocse: solo la Grecia fa peggio di noi!

Governo delle balle. Presidente del consiglio delle balle. Che vengono raccontate anche a coloro che si trovano in piena sofferenza e quindi sono più deboli e indifesi, come i terremotati dell’Aquila. Le sue mirabolanti promesse dopo il disastro si rilevate ancora una volta solo delle grandi balle. “Le case per tutti entro l’autunno”, “i tempi della ricostruzione”…. Il 12 dicembre 2008 a Chieti ha dichiarato “…noi garantiamo anche che nel rilancio delle infrastrutture, a cui daremo vita a partire dal giorno 18 prossimo, in cui approveremo, al CIPE, 16 miliardi e 600 milioni di euro destinati alla realizzazione di infrastrutture, e fra queste infrastrutture ci saranno le infrastrutture di cui avete bisogno, le opere manutentive di cui avete bisogno, ci sarà la velocizzazione della Pescara – Roma con il raddoppio di alcune situazioni di questa linea.”. Il C.I.P.E., si riunì effettivamente il 18 dicembre 2008, quindi sei giorni dopo le sue dichiarazioni, invece di 16 miliardi di opere ne approvò meno della metà, ma fra queste “zero interventi” per l’Abruzzo. O come l’altra balla, sparata il 17 settembre 2010: “Abbiamo ricostruito un’intera città” . Il dato vero è invece che nel secondo anniversario del sisma, il centro cittadino era ancora morto, circa 37 mila cittadini restavano fuori casa, e tonnellate di macerie coprivano il centro storico.

Governo delle balle. Presidente del consiglio delle balle. Inventate ad ogni piè sospinto. Come quelle raccontate sulle immondizie a Napoli, quando nel maggio 2008 ai napoletani raccontò che “entro luglio Napoli sarà liberata dai rifiuti” e “con il decreto rifiorirà”. Promessa prontamente ripetuta il 28 ottobre 2010 (oltre due anni dopo) accorciando i tempi: : “Entro tre giorni Napoli sarà pulita”. Il 26 novembre 2010, dopo un vertice sulla crisi della spazzatura, allungava i tempi : “… credo che la situazione di emergenza a Napoli si possa risolvere in due settimane”. L’ultima promessa risale al 30 dicembre 2010: «Entro Capodanno non ci sarà più immondizia nelle strade di Napoli». Da allora nulla è cambiato, tra l’evidente imbarazzo generale anche della Commissione Europea. Non contento in vista delle elezioni torna a ancora e giù nuove balle: quelle sulle case abusive e sulla tassa sulle immondizie.
Governo delle balle. Presidente del Consiglio delle balle. Come quelle sulle opere pubbliche. Nel 2001 disse “Apriremo i cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal “Piano decennale per le Grandi Opere” considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni. Dopo dieci anni di Legge obiettivo la percentuale di opere portate a termine è stimata nel 21%!.
Governo delle balle. Presidente del Consiglio delle balle. Come quelle inventate a Lampedusa. L''invasione dei migranti del Nord-Africa sarà risolta in 48, al massimo in 60 ore. “Chiederemo per l'isola il Nobel per la pace”. Concederemo a Lampedusa “una 'moratoria fiscale, previdenziale e bancaria' almeno per un anno finalizzata a trasformarla in “zona franca”. Rilanceremo il turismo attraverso “servizi in tv pro isola di cui abbiamo incaricato Rai e Mediaset”. “Lampedusa sarà sede di un casinò”… “realizzeremo un campo da golf, una scuola e infrastrutture sanitarie”. Pare che il sindaco di Lampedusa si sia rivolto a “Chi l’ha visto?”, ma neanche lì hanno saputo dargli notizie!

Governo delle balle. Presidente delle balle. Come quella del blocco del programma nucleare e della costruzione di nuove centrali. E la sua affermazione di una settimana dopo: “Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un’opinione pubblica conscia della necessità nucleare. Siamo assolutamente convinti che nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L’energia nucleare è sempre la più sicura.”. Parola di abitanti di Fukushima!

Da dieci anni Lei governa questo Paese grazie alle continue balle che racconta agli Italiani, che spesso Le hanno creduto perché Lei è bravo a raccontarle. Come ha detto un giornalista che ben La conosce, Indro Montanelli, Lei è “Un piazzista che trascina con false promesse”.
Ma dal voto del 15 maggio è evidente che la maggioranza degli Italiani ha smesso di credere alle sue balle. Potremo dire che si sono rotti le balle di crederle. E noi di Italia dei Valori che non ci siamo mai sognati di darLe la nostra fiducia urliamo forte insieme a quegli Italiani che l’ora è finalmente giunta: “Fora dai bal!”, Mister President.

Postato da Antonio Di Pietro

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