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Marinelli su raddoppio prezzi dei biglietti per la Sardegna

Il responsabile per la Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti: “Le autorità di controllo e di garanzia sono impegnate ad essere in competizione con i veri comici italiani con sanzioni ridicole e quanto mai intempestive”

In seguito all’aumento dei prezzi dei biglietti dei traghetti per la Sardegna, arrivati fino al 110% rispetto al 2010, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria per verificare un eventuale cartello posto in essere dalle principali compagnie di navigazione quali Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Forship (marchio Sardinia Ferries). L’indagine è partita grazie ad un esposto presentato da Casper (Comitato contro le speculazioni e per il risparmio) lo scorso febbraio, dove si denunciavano gli spropositati rincari dei traghetti a danno dei consumatori.

Vittorio Marinelli, responsabile per la Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti, ha commentato in proposito: “I rincari del traghetto sono finalmente conformi con coloro che concordavano con le migrazioni e il loro conseguente arricchimento culturale. I migranti che sbarcano a migliaia a Lampedusa potrebbero essere accolti non più dalla Protezione Civile, dalla Caritas o dalla Croce Rossa, bensì da migliaia di vacanzieri desiderosi di recarsi in Sardegna. Sbagliano, quindi, coloro che sostengono la prescrizione di barriere insormontabili all’accesso di nuovi competitori nel ricco mercato della migrazione.

I negrieri e i vari mercanti di carne umana che oggi curano la tratta Tripoli – Lampedusa, infatti, entro poco potrebbero decidere di spostarsi verso i più ricchi porti di Piombino, Civitavecchia e Napoli per raccogliere le utilitarie italiche con suocere e canotti annessi.

Si capisce – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che non ci si possa stupire di nulla ora che l’Italia è governata da un Presidente del Consiglio oligarchico o addirittura monopolista. E le autorità di controllo e di garanzia, a loro volta, sono più impegnate ad essere in competizione con i veri comici italiani con sanzioni ridicole e quanto mai intempestive, in modo che forse ai vacanzieri converrebbe iniziare a pensare alla Grecia, alla Turchia e, perché no, alla Libia e alla Tunisia”.

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