FUORI DALLE VECCHIE CONVENZIONI POLITICHE E’ SEMPRE STATA UNA COSTANZA DEL PIE

“NE’ DI DESTRA, NE’ DI SINISTRA? Noi del Pie abbiamo la partenita’ di quello che oggi possiamo definire l’equodistanzismo politico a cui molti movimenti si stanno rifacendo, ivi incluso quello di Grillo”

Introduzione..

Il Partito degli Italiani dall'Estero si presenta fuori dalle vecchie convenzioni politiche che le hanno viste protagoniste dal dopo guerra ad oggi. Dall'Estero per l'Italia. Un Partito per tutti gli Italiani ovunque si trovino. Una vera grande novità per la Nazione italiana. Altresi’ siamo stati i primi nella storia della Repubblica a rispolverare la Costituzione:” La Costituzione italiana rimane, in ogni caso, la bibbia del P.I.E. Ogni dettato presente nella Carta sarà la nostra guida nelle decisioni politiche ed organizzative..”

STATUTO ( A.D. 2008)

Art. 1

Il Partito degli Italiani dall’Estero (PIE) nasce all’estero ma guarda all'intera Nazione italiana. Il suo scopo ed obiettivo é quello di riunire le forze tra residenti all’estero ed in Patria, unico modo per ricostruire le strutture pubbliche e renderle realmente efficienti, risanare l’economia ed offrire ai cittadini un’alternativa efficace, reale e determinata, con un’etica e trasparenza totalmente innovativa di fare politica.
Si rivolge e si cura degli interessi di tutti i cittadini italiani, ovunque essi si trovino o risiedano. Il PIE si propone di tutelare gli interessi e di valorizzare la presenza degli italiani nel mondo, nonché di agevolare i rapporti sociali, economici e culturali tra i cittadini residenti in Italia e le Comunità italiane all’estero, ricostituendo in osservanza della Costituzione italiana, il Popolo italiano e la sua sovranità nella sua interezza.
Una particolare attenzione verrà dedicata all’Innovazione e al ruolo che la Tecnologia, l’Economia della conoscenza, la buona gestione della Cosa pubblica, l’Informazione e la ricerca in tutti campi, possono avere nell’elevare le condizioni sociali di tutti gli Italiani, in Italia come all'estero.
Infine, senza prevedere delle quote fisse, il Partito s’impegna a garantire al suo interno un’ampia rappresentanza di donne e giovani.

Art. 2 Iscrizione

L’iscrizione al partito è libera e gratuita per tutti gli italiani. Tutti gli iscritti, ovunque abbiano la residenza, hanno pari dignità, diritti e possono votare ed essere eletti. E’ prevista anche la Costituzione di una Speciale Sezione riservata agli stranieri amanti dell’Italia.

Art. 3 Sede e Simboli

La sede provvisoria del partito è a Roma in via Veneto 108. Il simbolo è una sfera gialla con una (i) minuscola all'interno (che sta per innovazione e per Italia), cinque stelle colorate nella parte superiore (in rappresentanza dei cinque Continenti) e la scritta Partito degli Italiani dall'Estero nella parte inferiore in un azzurro Europa, con i colori del giallo, della bandiera italiana e del bianco con sfumature rosso fuxia.
Il simbolo in tutte le sue varianti, proporzioni e sfumature di colori, compreso quella ufficiale, è accluso allo Statuto e ne fa parte integrante ed è di proprietà del fondatore del Partito Salvatore Viglia. La bandiera del PIE è verde con il Simbolo al centro.
Art. 4 Organo di informazione ufficiale del Partito
Organo di informazione ufficiale del Partito degli Italiani dall'Estero è il giornale telematico ad aggiornamento quotidiano www.politicamentecorretto.com/archivio

Art. 5 Organi del Partito

Sono previste le seguenti cariche e Organi istituzionali
Presidente
Segretario Generale
Direttivo
Segretari Regionali in Italia e Regionali e Nazionali all’Estero
Collegio Arbitrale
Assemblea Generale
Revisori dei conti

Art. 6 Presidente

L’incarico di Presidente viene conferito a una personalità prestigiosa e con un’adeguata esperienza iscritta al PIE, preferibilmente residente all’estero e in grado di rappresentare autorevolmente il Partito verso l’esterno. Il Presidente viene eletto in prima votazione a maggioranza semplice dagli iscritti e, in seconda, a maggioranza semplice dei votanti su proposta del Segretario Generale, sentita l'opinione vincolante del Direttivo. L’incarico ha una durata annuale ma può essere rinnovato automaticamente più volte su proposta del Segretario Generale e con l’approvazione del Direttivo.

Art. 7 Segretario Generale

Ha la rappresentanza legale del Partito. Viene eletto a maggioranza assoluta (50% + 1) degli aventi diritto al voto (con almeno 6 mesi d’iscrizione). Tutti possono presentare le proprie canditure almeno 30 giorni prima del Congresso la cui data di inizio è fissata dal Segretario Generale con almeno 90 giorni di anticipo. Se nella prima votazione nessuno otterrà la maggioranza assoluta degli iscritti si andrà al ballottaggio tra i primi due. Tra i due sarà eletto colui che ottiene la maggioranza semplice (50% + 1 dei votanti).

Al Segretario Generale viene affidata la guida e la gestione politica del partito ed opera di concerto col Direttivo. Qualora la legge elettorale lo disponga, può, sentito il parere vincolante del Direttivo, elaborare la lista dei candidati alle elezioni. In tutte le elezioni, in caso di parità, il voto del Segretario Generale conta il doppio.
Il Segretario Generale può nominare e revocare i Segretari Regionali in Italia e Segretari Regionali e Nazionali all’estero con il consenso del Direttivo.
Il Segretario Generale può in maniera autonoma concedere delle deleghe per compiti specifici
Il Segretario Generale può assumere su di se l’incarico di Tesoriere o affidare questo incarico a un’altra persona.
Il Segretario Generale eletto nel Primo Congresso rimane in carica per quattro anni e può essere rieletto per una sola volta. Per una eventuale nuova candidatura dovrà aspettare almeno quattro anni. Gli stessi vincoli riguardano anche le elezioni successive.
In caso di grave impedimento o a seguito della presentazione delle dimissioni, il Segretario Generale verrà sostituito dal Direttivo con un Segretario Generale provvisorio nominato tra i membri del Direttivo. Il Segretario Generale provvisorio dovrà indire entro sei mesi un Congresso per la nomina di un nuovo Segretario Generale.

Art. 8 Direttivo

Il Direttivo rappresenta il Governo del PIE. E’ composto da non più di 7 membri, includendo il Segretario Generale che ne fa parte integrante. Nelle votazioni, in caso di parità il voto del Segretario Generale conta il doppio. Il Direttivo collabora con il Segretario Generale nel perseguimento degli obiettivi politici coerentemente e rispettoso dei fini e dell'oggetto specificato dal presente Statuto. I componenti del Direttivo vengono nominati dal Segretario Generale e devono essere ratificati dalla maggioranza semplice dell'Assemblea in prima votazione e dalla maggioranza dei votanti in seconda. Il Direttivo dovrà in ogni caso essere confermato o cambiato ad ogni Congresso. Nella sua composizione al completo il Direttivo dovrà avere almeno tre membri con residenza all’estero

Art. 9 Segretari Regionali in Italia e Regionale e Nazionali all’Estero

Con il suo svilupparsi il PIE dovrà necessariamente dotarsi di una rete di Segretari Regionali in Italia e Segretari Regionali e Nazionali all’estero. Questi Segretari sono i veri Ambasciatori del Partito nel Mondo. Nell’ambito dei principi ispiratori del PIE i Segretari Regionali in Italia e Regionali e Nazionali all’estero, possono muoversi autonomamente sia dal punto di vista organizzativo che nella promozione di nuove iniziative ma non possono assumere impegni economici a nome del PIE senza il consenso scritto del Segretario Generale.
In ognuno dei cinque Continenti i Segretari nazionali potranno eleggere un Coordinatore Continentale. Questa nomina, per essere valida, dovrà essere approvata dal Direttivo.

Art. 10 Collegio arbitrale

Il Collegio arbitrale dirime tutte le questioni e le eventuali controversie sollevate all’interno del partito. Le sue decisioni sono inappellabili. Deve essere composta da almeno tre persone nominate dal Direttivo e approvato dall’Assemblea (una deve essere residente all’estero). Al Collegio arbitrale possono ricorrere i singoli membri del Direttivo e/o almeno 100 iscritti al Partito da almeno sei mesi.
Una eventuale mozione di sfiducia nei riguardi del Segretario Generale proposta dal Direttivo o da almeno 300 iscritti (con almeno sei mesi d’iscrizione) per essere valida deve essere prima approvata dal Collegio Arbitrale e in seguito ratificata dall’Assemblea degli iscritti a maggioranza semplice dei votanti. In caso di sfiducia del Segretario Generale il Consiglio direttivo nomina secondo le procedure sopra indicate (art. 7) un Segretario Generale provvisorio.

Art. 11 Assemblea Generale

E' formata da tutti gli iscritti al partito. Tutte le decisioni (anche nell'ambito dei Congressi) sottoposte all'Assemblea vengono approvate a maggioranza semplice (50% +1) dei votanti con almeno 6 mesi di anzianità d'iscrizione. Tutti possono votare per via telematica. Ogni quesito sottoposto all'Assemblea deve indicare una data precisa per essere accolta o respinta (non meno di tre giorni e non più di sette giorni). Tutte le votazioni sono a scrutinio palese. E' obbligo del Segretario Generale informare l'Assemblea non solo sull'esito delle votazioni ma anche su come ogni singolo iscritto habbia votato.
La facoltà di sottoporre dei quesiti all'Assemblea spetta al Segretario Generale e, a maggioranza semplice, al Direttivo. Anche 100 iscritti con sei mesi di anzianità possono sottoporre dei quesiti per l’approvazione. Le decisioni dell'Assemblea Generale sono irrevocabili.
Art. 12 Revisori dei Conti
Conforme alle disposizioni di legge il Collegio dei Revisori dei conti controlla tutta l’attività economica del Partito e approva o respinge il Bilancio annuale del PIE. Nel caso che non venga approvato il Bilancio o vengano accertate gravi anomalie nella contabilità del Partito il Collegio dei Revisori delega il Collegio Arbitrale ad assumere i necessari provvedimenti.
Art. 13 Durata delle cariche

Tutte le cariche decadono automaticamente dopo quattro anni, in sintonia con la fine del mandato del Segretario Generale. In caso di decadenza anticipata (dimissioni o altri motivi di forza maggiore) gli eletti e i delegati rimangono in carica fino al nuovo Congresso da tenersi al massimo entro sei mesi dalla decadenza del mandato del Segretario Generale.

Art. 14 Gestione provvisoria

In previsione del primo Congresso, da tenersi al massimo entro 18 mesi dalla nascita ufficiale del Partito (coincidente con l’approvazione del primo Statuto e Programma) e il raggiungimento di almeno 200 iscritti, l’intera gestione viene affidata al suo fondatore e Primo Segretario Generale, Salvatore Viglia.

Fino al primo Congresso il Segretario Generale:
a) assume provvisoriamente su di sé tutte le cariche istituzionali ed opera in sintonia e con il consenso del Comitato Promotore Internazionale;
b) può affidare (e revocare) a singoli membri del Partito Deleghe Speciali.
c) può nominare rappresentanti del Partito in tutte le Regioni italiane nonché rappresentanti Regionali e Nazionali nei cinque Continenti.
d) Può nominare un Tesoriere di sua fiducia.

Inoltre, sarà suo preciso compito:

a) avviare tutte le azioni necessarie alla crescita e allo sviluppo del partito;
b) operare in maniera trasparente e democratica, avvalendosi per la gestione ordinaria di un Gruppo di lavoro formato da iscritti al partito;
c) gestire economicamente il partito. In questa fase tutte le spese verranno effettuate a titolo personale e con i contributi volontari degli iscritti.

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