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Il dopo del dopo

LE COSE NON VANNO MAI DA NESSUNA PARTE

Vedi, una possibile convinzione del contrario non esiste. La pretesa è davvero irrevocabile. Sia la bolla di aria che l’esercito di aghi hanno la propria funzione che bisogna eseguire. E noi lo sapevamo. Lavare le offese non sarà possibile perchè la commiserazione come incapaci di intendere è un atto di esistenza e quello che è non si cancella. Il nostro percorso in sé stesso è già la risposta a tutte le domande che ci verranno fatte dopo noi, dopo il dopo. Perchè il niente è l’obiettivo raggiunto. Una vittoria, fortunatamente, non sapremo mai riconoscerla visto che non ha mai fatto parte del nostro obbiettivo. Lo scopo era il percorso stesso, non la vittoria. Suo elemento la certezza che avevamo sottobraccio come unico bagaglio, basata sulla non speranza. Ecco perchè la paura non potrebbe essere mai una nostra caratteristica. E questo era interpretato come una nostra approvazione del fatto di essere poi tacciati di essere presuntuosi ed incapaci di intendere. Offese poi di questo tipo non possono essere mai lavate. Il dovere verso la nostra esistenza e la nostra fine lo abbiamo già fatto, abbiamo già rispoto a tutte le possibili domande. Proseguiremo in nome del viaggio stesso dell’inizio e della fine perchè l’unico obiettivo é stato raggiunto: il niente.

Anche questa leggittima nostra piccola, misera soddisfazione di non essere vissuti per niente verrà condannata.

Indubbiamente, il nostro compito tragico resta nel fatto che noi dovremo far vedere in maniera comprensibile e indubbia che le cose le abbiamo veramente fatte andare dove volevamo che andassero e far capire che questo è l’unico posto dove le cose possono essere per completare loro stesse.

Come faremo? Il dopo del dopo: Trovare a chi o a che cosa dovremo fare il nostro rapporto.

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