In attesa del ballottaggio del 29-30 maggio, dentro al centro destra si aprono le riflessioni non solo per il risultato complessivo, ma anche per i voti dei singoli candidati. Berlusconi, che nel 2006 aveva registrato 53.297 preferenze, ha visto il suo consenso quasi dimezzarsi a 27.972 voti, senza essere in grado di tirare la volata a Letizia Moratti e fallendo clamorosamente l’obiettivo delle 52mila preferenze. Con il 28,75% dei consensi il Pdl resta il primo partito ma e' la candidata alla poltrona di sindaco è la vittima pù illustre del deludente risultato di Letizia Moratti: in un anno ha perso 8 punti (era al 36% alle regionali).Il vicesindaco De Corato resta il 2/o piu' votato (5.786 voti),seguito dal ciellino Masseroli con 3.406.E in caso di vittoria al ballottaggio, il centro destra avrà da risolvere anche i crescenti problemi e divari con la Lega Nord: Matteo Salvini, capolista del Carroccio e più volte indicato dal partito come vicesindaco di Milano, ha registrato 8.913 preferenze, un vero salto rispetto alle 3.127 prese nel 2006. Numeri che rafforzano la posizione della Lega nel chiedere la posizione di vice sindaco, visto che Riccardo De Corato è stato votato da 5.786 persone, contro le 8.660 preferenze del 2006.Il caso Lassini, che tanto ha animato la campagna elettorale per i manifesti contro i pm di Milano e che si pensava potesse contribuire a dar manforte alla campagna elettorale del Pdl, è finita in nulla. Roberto Lassini ha preso solo 872 preferenze.Deludente anche il risultato di Marco Osnato: il pupillo del ministro La Russa siederà in consiglio comunale ma come nono con appena 1.651 preferenze. Il risultato di De Corato appare ancor più opaco se paragonato a quello del suo eterno rivale, il leghista Matteo Salvini che lo ha distaccato di 4 mila preferenze (8.913). Del resto l'elettorato del Carroccio ha concentrato tutte le preferenze proprio sull'eurodeputato, visto che il secondo eletto, Max Bastoni, ne ha raggranellate appena 602. Eppure anche la Lega con il suo 9,64% ha poco da gioire: rispetto al 2006 ha sì triplicato i voti (era al 3,8%) ma a Milano è arretrata di cinque punti rispetto alle regionali di un anno fa.Sul fronte opposto, l'architetto Stefano Boeri, sconfitto da Giuliano Pisapia alle primarie, si afferma non solo come il più votato dopo Berlusconi (12.861), ma anche come il candidato che trascina il Pd a un risultato senza precedenti. Con un 28,64% i democratici hanno guadagnato due punti dal 2010 e quasi sei dalle scorse comunali.Nel Terzo Polo la palma di più votato va al centrista Pasquale Salvatore anche se potrebbe avere più chance di entrare in consiglio l''anti-Minetti' Sara Giudice.17 maggio 2011Redazione Tiscali