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ACICASTELLO, REFERENDUM CONGIUNGIMENTO LUNGOMARE : IL SINDACO BOICOTTA LA VITTORIA DEI SI DEL 15 MAGGIO 2010?

“Siete d'accordo al congiungimento permanente del lungomare Scardamiano di Aci Castello con il lungomare di Acitrezza?”. Era questa la domanda del referendum di un anno addietro (15 maggio 2011) a cui i cittadini di Acicastello, dopo il pronunciamento del Consiglio comunale, erano inviatati a rispondere con un “si” o con un “no”. Ricordiamo che da quando è stato costruito il lungomare è stato sempre interrotto non dal parco botanico del Lido dei Ciclopi, come possiamo tutti vedere, anche perchè tale parco è stato da tempo più che ridimensionato e smembrato per fare spazio a strutture utili al lido (non certo alla collezione di piante autoctone ed esotiche, anche rare) . Lido che peraltro negli ultimi anni si è reso “famoso” per l’intervento della Magistratura che lo ha confiscato e dato in gestione al Comune.

E’ passato un anno dal referendum che è stato vinto dai “sì”, ovvero si al collegamento pedonale, non certamente stradale, tra i due lungomari e affinchè si potesse passare a piedi e senza essere messi sotto da qualche auto anche in quanto l’alternativa per i residenti sarebbe oggi la pericolosa strada statale e allora meglio andare in auto con l’aumento del già caotico traffico all’interno sia di Acitrezza che di Acicastello.

Eppure dopo la vittoria dei Sì il Sindaco di Acicastello, Drago, si era impegnato a rispettare nel più breve tempo possibile tale democratica e trasparente decisione. Da allora un assordante silenzio avvolge l’Amministrazione comunale, ma anche lo stesso Consiglio comunale, ed il mancato rispetto della decisione dei cittadini del luogo effetto del referendum.

Mi chiedo e chiedo al Sindaco di Acicastello: forse il problema (oltre ovviamente a quello politico) sta non come si vuole fare credere nel parco dei Ciclopi, ma piuttosto in quella colata di cemento ( e nei costi per rimuoverla) che ha sepolto l’intera costa lavica adiacente il Lido, peraltro effettuata sotto gli occhi di tutti e senza che alcuno intervenisse per fermarla? Se così fosse il Sindaco avrebbe l’obbligo istituzionale di denunciare che ha violato la legge e chi ha permesso delle istituzioni competenti che ciò avvenisse!

Alfio Lisi

Catania

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