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Rigettata l’istanza di scarcerazione per Tanzi

Il Responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti:“I reati devono essere puniti e la certezza della pena è e deve essere un fondamento di ogni Stato di diritto”

I legali di Calisto Tanzi, l’ex patron di Parmalat, hanno presentato l’ istanza di scarcerazione che è stata però rifiutata dal Tribunale di sorveglianza di Bologna. L’imprenditore si dichiara malato e giudica eccessivamente severa la pena che gli è stata inflitta, ovvero 4 anni e 4 mesi di reclusione.

Il Responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, Giuliano Girlando, è intervenuto sull’argomento con queste parole: “Siamo rammaricati per le condizioni di salute di Tanzi, ma è giusto che debba scontare la sua pena. Lo Stato di diritto e la certezza della pena non trovano spesso espressione in Italia.

I reati devono essere puniti – prosegue l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro. Avere la garanzia che chi si macchia di simili crimini possa scontare una pena commisurata e senza sconti di alcun tipo, credo sia proprio il minimo che si possa e soprattutto si debba fare, anche perché l’espiare una pena è comunque una forma di rieducazione e quindi in linea con la Costituzione; fermo restando che tutte le azioni che possano servire a prevenire ogni tipo di crimine, non possono che essere le benvenute”.

Ufficio Stampa Italia dei Diritti

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