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L’intervento del presidente del distretto Lapideo Pugliese Marco Ielli “Serve più coordinamento e meno burocrazia”

Bari 11 Maggio 2011: “ Il settore lapideo pugliese in quanto a produzione e numero di occupati è una delle più importanti realtà produttive in Italia, secondo solo a quello toscano. Certo in questi anni sta ancora scontando un gap di informazione e comunicazione che ha alimentato etichette ed atteggiamenti ostili da parte dei cittadini e degli enti locali tuttavia, molto si sta facendo per preservare l’economia lapidea Pugliese, che conta circa 8 mila occupati, e conciliarla con le azioni di tutela e recupero ambientale.

Il settore, nonostante il duro colpo alla produttività dato dalla crisi, regge per l’ostinata volontà degli imprenditori pugliesi.

Alla situazione già abbastanza difficile si sta aggiungendo il peso della burocrazia regionale che sta gettando nel caos le imprese. Ordinanze regionali, doppioni degli obblighi previsti dalla legge nazionale, sono state inviate a tutti gli imprenditori del settore, scatenando non poche perplessità. Per questo motivo, il distretto produttivo che rappresento, sta organizzando un incontro con i dirigenti regionali del settore per semplificare la marea degli adempimenti che confluiscono e si sovrappongono fra i vari enti preposti.

All’interno del Distretto produttivo, voluto dalla giunta regionale per assolvere alle funzioni di coordinamento degli attori di tutta la filiera, non vi è una efficace programmazione delle azioni di internazionalizzazione e si assiste, infatti, al moltiplicarsi di azioni isolate, decontestualizzate da una pianificazione coerente e complessiva, che rischiano di far sprecare importanti risorse con scarsi risultati. Ritengo che anche da questo punto di vista è opportuno che la Regione convochi un tavolo di concertazione quanto prima.

Nel frattempo il Distretto Lapideo Pugliese, per ridare linfa ai consorzi, sta avviando in collaborazione con l’università di Bari un master per giovani tecnici laureati, futuri direttori di cave del territorio che faciliteranno le attività burocratiche, che ora gravano per intero sugli imprenditori, contribuendo ad abbattere notevolmente i costi inutili che stanno penalizzando fortemente le aziende”.

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