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Par condicio referendum, Di Pietro: norme illegittime, si riconvochi Vigilanza

“Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato oggi ai presidenti di Camera e Senato e al senatore Sergio Zavoli, una lettera per chiedere la riconvocazione in via d’urgenza della Commissione parlamentare di Vigilanza in quanto il regolamento della par condicio sui referendum, varato ieri, contiene ‘norme palesemente illegittime che introducono un ulteriore grave ritardo nei tempi di inizio delle trasmissioni che la Rai è tenuta a mettere in onda’. ‘Nonostante il ritardo che ha sottratto ai cittadini italiani 30 giorni di informazione sui quesiti referendari oggetto della consultazione del 12 e 13 giugno prossimi – si legge nelle missive – la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi pubblici radiotelevisivi ha varato, in data 4 maggio 2011, un provvedimento che contiene norme palesemente illegittime che introducono un ulteriore grave ritardo nei tempi di inizio delle trasmissioni che la Rai è tenuta a mettere in onda. Il comma 1, dell’articolo 5 e il comma 1 dell’articolo 6 del provvedimento adottato dalla Commissione, in cui si stabilisce che la trasmissione delle tribune televisive e radiofoniche riservate ai referendum e nonché dei messaggi autogestiti debba iniziare a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è in evidente contrasto con quanto disposto dal comma 10, articolo 4 della legge n.28/2000 sulla par condicio, che, al contrario, sancisce che “per le consultazioni referendarie la disciplina relativa alla diffusione della comunicazione politica e dei messaggi autogestiti… si applica dalla data di indizione dei referendum”. “Altrettanto in contrasto con la suddetta norma di legge è quanto prescritto dal comma 1, articolo 4 del provvedimento della Commissione che prevede la messa in onda degli spot puramente informativi sul giorno e l’ora delle votazioni e sulle modalità di voto, soltanto a partire dal 16 maggio p.v. Per ripristinare il diritto dei cittadini ad essere informati dalla Rai sui referendum, Le chiedo di riconvocare, in via d’urgenza, la Commissione parlamentare per cancellare norme che sono palesemente inammissibili perché in contrasto con la legge”.

Una nota diffusa dal partito comunica che “i comitati referendari e l’Italia dei Valori, partito che ha promosso i referendum sul nucleare e sul legittimo impedimento, stanno valutando di adire alle autorità giudiziarie competenti per ripristinare il diritto di milioni di cittadini a essere informati correttamente e nei tempi previsti dalla legge. Tale diritto, sancito dalla nostra Costituzione, è stato infatti gravemente lesionato dal ritardo delle procedure e ieri le norme illegittime, contenute nel regolamento sulla par condicio dei referendum approvato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza, hanno messo il sigillo su questo furto di democrazia”.

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