Riceviamo e pubblichiamo
Gentili Signori,
è nato prima l’uovo o la gallina.. domanda inutile, ciò che conta è riconoscere che sia maschi che femmine oggi ce ne sono di predatori dell’amore e di succhiatrici d’anime e d’affetto che girano per il mondo.
La società si oppose al don giovanni e deve fare oggi altrettanto verso analoghe donne. Sin da quando ero a scuola ricordo riempivano i Loro diari con liste di “chi mi desidera” o “chi mi bacerebbe”.. liste di 10-20 nomi da ragazzine, liste ben più lunghe (non più diari ma fogli excel) da grandi. Come il don giovanni anche Loro non vogliono per forza fare sesso o averti come fidanzato, ma hanno lo scopo di possedere la tua anima, il gusto (e soprattutto l’utilità) di sapere che “sei suo” anche se stai con un’altra (della quale sono contente quando chiedi loro l’approvazione).
Lessi da una (adulta) di queste “mi piace farli innamorare, spasimare, morire.. e sul più bello dirgli.. ma cosa hai capito?”. Come gli uomini di un tempo le vedi oggi al bar (o più spesso dall’estetista, o altrove..) a chiacchierare delle loro conquiste, a dilettarsi di quanti ne hanno scaricati, a sbellicarsi di quanto quello era deficiente, di come tradiscono il partner o manipolano il prossimo, si coprono le spalle, tutte piene di se e orgogliose della loro “intelligenza”, delle loro maschere bulle e aggressive o tenere e dolci quando serve.
E non si deve dire che stanno scimmiottando qualcuno perché sarebbe una comoda scusante. Ciò che distingue una persona non è il sesso ma le azioni che questa compie; perciò non stanno imitando nessuno se non se stesse; sono farina del loro stesso sacco.
Perciò ogni uomo ed ogni donna di tal tipo sono semplicemente “persone” distinte che si comportano da predatori della vita altrui, carpendone i desideri e gli istinti per raggirarle emotivamente e sentimentalmente in modo da usarle al meglio, e ciò molto spesso finisce per succhiare tutte le energie della persona vittima e rovinare la vita a lui ed ai suoi cari. Sono come animali selvaggi, dell’umano ne recitano le movenze ma non ne hanno compreso l’essenza; e come la pianta parassita una volta consumata la linfa si passa al prossimo albero dato che queste persone non contano sulle proprie forze ma vigliaccamente si fanno forti di quelle altrui.
Perciò basta alla cultura ed agli stereotipi sessuali e di genere. Predatori e sfruttatrici dell’amore non sono ne donne ne uomini, ma sono “persone” poco di buono che perpetrano questa ignobile condotta di vita.
Cordialmente.
M.Rossi
spiagge@email.it
ps. autorizzo la pubblicazione