Oggi, le persone oneste e per bene, non sanno più quali parole adoperare per far capire agli ubriacati mass-mediatici, ai drogati per il potere, agli ignoranti della politica (nel senso di ignorare) che ormai l’Italia è nelle mani di un dittatore che fa e disfa, fregandosene persino del Capo dello Stato, il quale, come ho scritto ieri con molto, seppur “faticoso” rispetto, è costretto a rimorchio da parte di un dittatore che gli fa sottoscrivere le leggi col trucco, ormai consolidato, e cioè presentandole in seconda battuta dopo insignificanti modifiche rivenienti dalle osservazioni, ormai sempre più frequenti, da parte del Presidente della Repubblica ed alle quali pertanto non si può più sottrarre.
Che l’Italia ormai sia alla deriva democratica non c’è dubbio alcuno (oggi infatti si intende far passare per democrazia una indecente oligarchia) che si sta arricchendo alle spalle delle persone oneste e per bene. In questo senso, ci sono alcune idee nel mondo islamico (al quale io certamente non appartengo) che non andrebbero sottovalutate. Lo stesso OCSE, quasi con spirito islamico, ha certificato che in gran parte del pianeta cresce il divario tra ricchi e poveri e che l'Italia si colloca al quinto posto tra i paesi dell'Ocse in tema di disuguaglianza complessiva, alle spalle di Stati Uniti e Gran Bretagna ma davanti a Francia e Germania.
Che vuol dire questo ?
Vuol dire che l’Italia fa scuola quanto a diseguaglianze sociali per via di una politica che non si adopera per il bene comune, ma per fare gli affari suoi.
Oggi evadere il fisco, dire sistematicamente il falso, by-passare le leggi, tessere accordi con personaggi della politica che si offrono al miglior offerente, consiglieri provinciali a cui si offre il posto di deputato in parlamento (caso Minetti docet !), primi ministri che hanno trasformato l’Italia da una civiltà dei cittadini ad una civiltà di sudditi, una Presidenza della Repubblica il cui silenzio assordante determina forti apprensioni per il futuro della democrazia, un governo ad personam che fa davvero compassione (come ha detto ieri anche Fini), deputati che si lasciano etichettare come “criminali” e non muovono una piega, prostituzione di stato, l’aumento mascherato delle tasse, il silenzio della RAI sui referendum e, purtroppo, un’opposizione che fa male a se stessa pur avendo obiettivi nobili e di tutto rispetto per fronteggiare una cozzaglia eterogenea riconducibile al “scilipotismo” ed anche alla mafia, una Lega che sputa sul Pdl al Nord (Annozero di ieri sera docet !) mentre mangia con lo stesso Pdl a Roma-Ladrona cambiando però stile dialettico, ed infine la nausea profonda che determinano i nuovi sottosegretari definiti “ pronto-cassa “ anche nella prima pagina di “Il Fatto”, a cui Berlusconi ha dovuto onorare le cambiali ad evitare la caduta del governo, tutto ciò sta a significare che l’ex-Italia (perché di ex si tratta) delle persone per bene, si sta (posto che non lo sia già) rassegnando ad un destino da terzo mondo. E questo non deve succedere !
Ciò che davvero rattrista è che ci sarebbero i numeri per mandare a casa questo governo ma che, fra le opposizioni, si preferisce il masochismo. Sarebbe ora, a mio avviso, che Casini la smettesse di fare sempre il saccente e che desse ascolto anche a Di Pietro che, a mio avviso, con tutti i suoi difetti (che peraltro io non vedo), oggi è l’unico che sa fare un’onesta opposizione. Quest’ultima non sarà elegante come quella di Casini ma, il faire-play politico del leader dell’UDC , alla fin fine, sta producendo un pugno di mosche che danneggia ancor di più l’Italia e favorisce questo governo.
La palla deve passare subito agli Italiani andando a votare per i referendum. Si deve mandare subito a casa e denunciare i tanti truffatori della democrazia, ma anche i tanti ladri del risparmio delle persone che hanno lavorato una vita e che, purtroppo, ora sono costretti ad assistere all’ingrossamento del portafogli di pochi “intimi”, con contestuale svuotamento sistematico di quello degli Italiani onesti e per bene, attraverso il calo del potere di acquisto, l’inflazione, ed i costi supplementari per i servizi adottati dai Comuni lasciati quasi a secco.
Uno sfogo: mandiamo via subito certa gente che “ruba” in parlamento solo e soltanto per schiacciare un bottone secondo i “desiderata” di un padrone delle ferriere.
ARNALDO DE PORTI
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