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SPERIAMO DI POTER CONTINUARE NELLA FIDUCIA ALMENO NEL CAPO DELLO STATO

MA ILLEGALITA’ DIFFUSA, MALCONTENTO SOCIALE, PARLAMENTO INDECENTE SIMIL-POLLAIO, ESPOSIZIONE DELL’ITALIA AL LUDIBRIO INTERNAZIONALE ECC., SEMBRANO UN PO’ ATTENUARE QUESTA LEGITTIMA SPERANZA DEL POPOLO ITALIANO.

Premetto di annettere il massimo rispetto al capo dello Stato e di non esprimermi in maniera ipocrita, come fanno in molti di questo governo, per una questione di facciata, molto verosimilmente per una sorta di “captatio benevolentiae” allo scopo di…oliare i rapporti.

Osservo però che, da qualche anno a questa parte, la custodia della Costituzione sembra essersi allentata perché questo governo ha capito come si può decretare o legiferare anche dopo il rinvio di una legge alle camere. Infatti, si cerca in qualche modo di contemperare in fretta e furia le osservazioni della Presidenza della Repubblica apportando qualche insignificante modifica al disegno di legge o del decreto che questo governo presenta alla firma del Capo dello Stato, il quale, in seconda istanza, non può sottrarsi dal firmare.

Ormai ho la convinzione che questo iter, invero un po’ fastidioso per tutti (penso anche per lo stesso Capo dello Stato), stia prendendo troppo piede determinando, gradualmente ma progressivamente, una certa assuefazione al punto che la predetta prassi, ormai invalsa da molto tempo, sembra ormai costituire altro che una sorta di passaggio supplementare per far approvare leggi o decreti che, a mio modo di vedere, spesso rispettano solo la forma, ma cozzano fortemente contro la sostanza che dovrebbe essere finalizzata agli interessi del nostro paese e non già a quella di pochi “eletti”, in aggiunta ai loro nominati non eletti. Scusate il bisticcio piuttosto eloquente per chi macina questi argomenti.

Proprio pochi momenti fa il Presidente della Repubblica ha detto che chi governa deve essere “credibile, affidabile e praticabile”, come diceva Giolitti (?). Ebbene non so se queste qualificazioni avessero una precisa allusione; di certo è che, quand’anche il Presidente della Repubblica non lo avesse espresso apertamente, lo affermano senz’altro gli Italiani tutti, perché finalmente hanno capito che è giunta l’ora di parlar chiaro ! Almeno spero. Ieri sera su Exit è stato detto che il duo Berlusconi-Bossi è un matrimonio di interesse con amanti, tipo Tremonti ed Alfano… ecc.ecc., “coniugi” che sputano al Nord e mangiano tutti insieme a Roma ladrona….

D’accordo, il Presidente della Repubblica, ha l’obbligo di promulgare le leggi presentate in seconda istanza dopo le modifiche, sempre “formali” apportate dopo le osservazioni del Quirinale, ma a tutto c’è un limite se non si vuol fare passare per scemo il popolo italiano. Infatti, fintantoché si “ingannano” fra di loro strizzandosi gli occhietti per stare in sella, transeat ( il termine prefissato di fine conflitto libico, docet !), ma quando si inganna col trucco il Presidente della Repubblica modificando di un “et” la ripresentazione di una legge per la sua promulgazione, allora c’è da riflettere ed agire.

Berlusconi, l’ha detto anche ieri, afferma che in Italia c’è ormai una guerra civile. Mi piacerebbe rispondergli di botto che le cause sono riconducibili ad una sola persona che non rispetta le leggi e che le manipola “ad libitum”, by-passando “democraticamente” con il trucco sopra accennato e pluri-collaudato, anche le strette maglie della Presidenza della Repubblica.

Come dire che quest’uomo ci fa fessi tutti. E questo non deve assolutamente accadere in un paese che, rebus sic stantibus, …di democrazia vera porta solo il nome. E che, a mio modo di sentire, finanziariamente ha tanto di Grecia e politicamente tanto di Libia…

ARNALDO DE PORTI

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