Quest’oggi (3 maggio) l’Unione Nazionale Consumatori ha presentato una ricerca commissionata alla RESc (Ricerche Economiche società cooperativa), subito ripresa da Federfarma a supporto delle proprie tesi.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti dopo aver esaminato il testo disponibile della ricerca valuta la stessa come gravemente insufficiente e del tutto inadeguata per trarre qualsiasi conclusione esaustiva dell’argomento.
I dati riportati nello studio sono per la maggioranza già noti da tempo e il campione d’analisi utilizzato (provincia di Chieti) del tutto carente per pervenire a qualsiasi risultato attendibile.
Le ricerche effettuate da questa organizzazione e quelle presentate nell’ambito del Convegno “Liberalizzazioni e Concorrenza” tenutosi lo scorso 29 marzo a Roma dimostrano esattamente il contrario, dimostrano come le liberalizzazioni dei farmaci di fascia C non solo non apporterebbero nessun danno alle piccole farmacie, ma notevoli vantaggi ai cittadini e forti risparmi agli stessi e al S.S.N. In particolare la ricerca sui flussi della popolazione fatta dal MNLF ha dimostrato come sia notevolmente diverso il rapporto reale del numero abitanti per farmacia, alcuni esempi: Roma 1 farmacia ogni 4388 abitanti, Milano 1 farmacia ogni 4917 abitanti, Napoli 1 farmacia ogni 4185 abitanti, Torino 1 farmacia ogni 4409 abitanti, Palermo 1 farmacia ogni 4831 abitanti, Bologna 1 farmacia ogni 5075, Firenze 1 farmacia ogni 5188 abitanti.
Probabilmente per confutare dati ormai consolidati è necessario fare ricerche più accurate. Conforta che la stragrande maggioranza delle Associazioni dei consumatori siano favorevoli all’uscita dei farmaci di fascia C.
MNLF – Uff. Stampa
Roma, 4 maggio 2011