Cinquanta Province raggiunte e oltre 33.000.000 di cittadini in tutta Italia, da Bolzano alla Sicilia, hanno finalmente la camera conciliativa nella loro Provincia, Comune o meglio ancora “sotto casa”. Prosegue così – al ritmo di una decina alla settimana di delegazioni e uffici di conciliazione che il direttivo dell’ANPAR (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione) assegna ai propri iscritti. Il progetto “camere conciliative sotto casa” prevede la copertura entro quest’ anno sull’intero territorio nazionale di camere conciliative, dove i cittadini hanno la possibilità di conciliare volontariamente eventuali controversia tra loro insorte. Non più estenuanti appuntamenti presso studi legali, non più snervanti attese per ottenere giustizia, da non più migliaia di euro per una causa, solo ambienti confortevoli e predisposti alla conciliazione. Benvenuta beata mediazione! Così hanno risposto quelli che hanno concluso attraverso un conciliatore altamente professionale, la loro lite con un accordo trasfuso in un verbale di avvenuta conciliazione. Peccato – afferma il presidente Pecoraro – che molti giovani conciliatori, oltre 500, iscritti al nostro organismo, sono in attesa di ricevere l’atto autorizzativo ministeriale senza il quale non possono essere designati a dirimere controversie e non si possono aggiungere ai 150 che già stanno lavorando.
Giornalista
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