Mentre si polemizza sul ruolo di Tremonti – che a mio avviso sta comunque salvando l’economia italiana – non si può che rimanere un po’ sconcertati quando giustamente il ministro sottolinea gli eccessivi lacci burocratici che soffocano le imprese. Parole sante, ma a quando arriverà la bonifica di normative che sembrano fatte apposta per bloccare tutto e che anziché diminuire si moltiplicano anno dopo anno? Quante complicazioni ASL, ARPA, VVFF, Sovrintendenze, Piani paesistici, zone di rispetto, distanze, galassini ecc.ecc. mettono ogni volta tra le gambe di chiunque voglia realizzare qualsivoglia attività industriale, imprenditoriale, economica, ma anche solo qualsiasi opera pubblica? Lavori che alla fine costano molto di più dilatando i tempi e moltiplicando le carte spesso per nulla di sostanziale o di importante. Le leggi di solito sono per uno spirito giusto e di doverosa salvaguardia, ma andrebbero applicate con maggiore buonsenso ed elasticità soprattutto per le piccole cose, non solo con il libro e la spada in mano o – invocando il meglio – spesso si uccide il buono che c’è (o ci potrebbe essere).
