“Una società che si vuole libera dal peso della criminalità organizzata deve fare quadrato contro l’imbavagliamento dell’informazione. I media sono l’arma più efficace contro le mafie.” Lo dice Laura Garavini all’incontro ‘Journalistinnen unter Beschuss’ organizzato da ‘Mafia? Nein Danke!’ alla Humboldt Universität di Berlino. Come ospiti della serata, oltre alla capogruppo del Partito Democratico in Commissione Antimafia, erano presenti anche le giornaliste Petra Reski e Francesca Viscone.
“L’informazione è capace di rompere il sistema d’omertà sul quale si basa la sopravvivenza delle mafie” ha spiegato la deputata Pd, “per questo è oggetto dei timori e delle aggressioni dei ‘clans’. L’ultimo rapporto di ‘Ossigeno per l’informazione’ indica infatti che le minacce ai giornalisti sono raddoppiate nell’ultimo anno.”
Un dato preoccupante che, secondo le giornaliste d’inchiesta contro la criminalità organizzata Petra Reski e Francesca Viscone, “non va sottovalutato. Quando si manifestano pressioni o minacce nei confronti di uno di noi giornalisti, è essenziale che la società civile e i colleghi manifestino prontamente la loro solidarietà e che nessuno venga lasciato solo. È la solitudine che ci rende vulnerabili.”
“Rompere il silenzio!” ha concluso Laura Garavini. “Questo è il dovere di ogni giornalista, ma anche di ogni onesto cittadino. Esattamente il contrario di quello che sta facendo il Governo Berlusconi che con la serie di leggi vergogna cerca d’insabbiare i processi, d’indebolire le istituzioni e d’imbavagliare la stampa.”