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Berlusconi attacca di nuovo i giudici: "Non mi farete fuori"

Il berlusconismo non è al tramonto, a Milano supereremo i 53 mila voti delle ultime elezioni”. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi aprendo il suo intervento al teatro nuovo a sostegno della candidatura di Letizia Moratti alle prossime amministrative.”Noi – ha detto ancora il premier – abbiamo introdotto nel paese una nuova moralità della politica che non significa solo non rubare ma anche mantenere gli impegni elettorali”.Nuovo attacco alla magistratura – “In questa città, i giudici hanno fatto fuori 5 partiti democratici”. E poi ha lanciato un vero e proprio “avviso” alle procure: “Non mi farete fuori. Ho la maggioranza in Parlamento e andremo avanti. La riforma della Giustizia ci sarà anche se dovessero mettermi fuori combattimento”. Berlusconi conferma anche oggi che la riforma “non solo è indispensabile ma urgente”. “La sinistra tenterà in tutti i modi una nuova eversione. Tenterà di dare una spallata al governo eletto dagli italiani, come ha tentato di farlo con la diaspora di Fini, cercando di farci perdere la maggioranza contro il voto degli italiani”. “Gli è andata male il 14 dicembre ma ci riproveranno sempre”Sull'immunità parlamentare – “L'abrogazione dell'immunità parlamentare è stato un errore gravissimo”, ha commentato il premier. “Forse è stato l'errore più grave delle precedenti maggioranze”. In ogni caso, ci tiene a precisare il presidente del Consiglio, “le accuse su cui si basano i miei processi, sostenute dalla cellula rossa dei Pm, sono assolutamente infondate. Tutte le accuse sono infondate – ha aggiunto il premier – l'ho giurato sulla testa dei miei cinque figli e dei miei amatissimi nipoti”.E durante le esternazioni un lapsus – Il presidente del Consiglio, ricordando che per 30 anni da imprenditore non è stato accusato di nulla “e poi – ha aggiunto – sono diventato peggio di Al Capone”. Berlusconi ha parlato delle oltre 2.100 udienze che lo hanno riguardato “a cui qualche volta – ha spiegato – ho partecipato. E dove c'erano sempre i miei giudici pagati ovviamente da me”. Percepito il lieve imbarazzo del pubblico si è corretto dicendo “i miei avvocati. Adesso diranno – ha aggiunto – che c'è stato un lapsus freudiano di Berlusconi”.
Il premier attacca anche il presidente della Camera Fini – Fu un giudice a rivelare al presidente del Consiglio Berlusconi quello che lo stesso premier ha più volte definito un “patto scellerato” che si sarebbe stretto tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e la magistratura, per evitare riforme della Giustizia sgradite alla magistratura stessa. Motivo per cui, secondo Berlusconi, “Per colpa di Casini prima e poi di Fini negli ultimi tre anni non siamo mai riusciti a mandare un progetto dal Consiglio dei ministri al tavolo dei parlamentari. E' venuto fuori chiaro – ha detto Berlusconi – che Fini aveva un patto, che mi è stato raccontato parola per parola da uno dei giudici che aveva partecipato alle discussioni con lui, da parte del sindacato dei giudici, che era un patto sceleris, che diceva 'voi proteggete me e i miei uomini, perseguite Berlusconi e finché sono qui vi garantisco che non passerà nessuna riforma che vi dispiaccia. Anzi una volta fatto fuori Berlusconi – ha proseguito nel racconto il premier ricostruendo le parole riferite dal giudice – ci siederemo a un tavolo e faremo tutte le riforme che vi converranno o nessuna riforma se questo vi converrà'”.17 aprile 2011Redazione Tiscali

http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/11/aprile/17/berlusconi-attacchi.html

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