Novanta alloggi destinati ad edilizia popolare sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a Campagna, nel Salernitano. Inoltre, i finanzieri hanno anche bloccato l’erogazione di 5 milioni di euro di fondi della Regione e sequestrati 426 mila euro nella disponibilità delle società appaltatrici.
L’ordinanza, emessa dal gip del, Tribunale di Salerno su richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, interessa tre società appaltatrici raggruppate in un’azienda temporanea di imprese che, nel comune di Campagna, si erano viste assegnare l’appalto per la costruzione di 90 alloggi da destinare alle vittime del terremoto del 1980.
Al blocco dei lavori nel cantiere ed al sequestro delle quattro palazzine si è giunti a seguito di una perizia disposta dalla Procura della repubblica, sui manufatti, dove è stata appurata una grave carenza strutturale in difformità con quanto previsto e definito in fase progettuale. Da quanto emergerebbe dalle analisi effettuate, le strutture non sarebbero sicure per la tenuta del calcestruzzo e del materiale ferroso utilizzati nelle costruzioni. Oltre al sequestro dell’area e delle palazzine, sono state anche bloccate le disponibilità attive riconducibili alle tre società di costruzioni che, fra di loro, secondo l’accusa avevano costituito l’associazione temporanea di imprese, al fine specifico di aumentare il proprio punteggio così da scalare agevolmente la graduatoria in fase di assegnazione dell’appalto.
I titolari delle tre società, insieme al direttore dei lavori, risultano allo stato indagati per il reato di truffa consumata ai danni dell’ente appaltatore. Il legale rappresentante della società che si è occupata della realizzazione delle palazzine sequestrate, è anche indagato per estorsione ai danni di operai che nel corso dei lavori di realizzazione dell’opera avevano evidenziato al datore di lavoro i gravi rischi connessi all’impiego di calcestruzzo e di armatura difforme in difetto da quella prevista in progetto.
(m.zol)
