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IL CONTRATTO DI BERLUSCONI CON I TUNISINI

Facendo appello al suo bagaglio di imbonitore, abbiamo visto Berlusconi a Lampedusa arringare la folla con la tecnica di sempre: larghi sorrisi e grandi promesse. La televendita, si sa, funziona così ed ha il successo effimero della propaganda. Poi il flusso televisivo riprende il suo corso e nuove immagini prendono il posto di quelle vecchie, trascinando all'infinito il momento della verifica tra impegni presi e mantenuti. Eppure è proprio lo stesso strumento delle immagini tv che, beffardamente, può togliere il sorriso dal volto di Berlusconi e far crollare la sua politica di cartapesta. Ecco il video che ora il premier vorrebbe non aver mai girato.
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Era l’agosto di due anni fa quando il Presidente del Consiglio lasciò il suolo patrio per far ritorno in Tunisia, già meta dei suoi primi passi nel contesto internazionale come cantante di pianobar. Non gioca mica in casa, Berlusconi, perché non concede l’intervista ad un Tg1 addomesticato o ad un sempre fedele Tg4: difatti è ospite di Nessma tv, che ha pensato bene di comprarsi insieme al Ministro per gli Affari esteri di Mediaset, Tarak Ben Ammar. Sulla rete dove già Frattini si esibì in un patetico elogio di Bettino Craxi, Silvio d’Arabia sfodera tutto il proprio sentimento di affetto per la popolazione locale, promettendo di accoglierla a braccia aperte in Italia.

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