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Emergenza democratica, presidio permanente a Montecitorio

Dopo le contestazioni fuori e dentro Montecitorio, protagonista il ministro della Difesa Ignazio La Russa, alla Camera è ripresa la discussione sul processo breve. L’opposizione ha chiesto di modificare il processo verbale di ieri perché “non c'è riferimento all'episodio increscioso con il ministro La Russa”.

Dopo accese discussioni la votazione ha visto il governo andare sotto e il testo è stato respinto. Nella bagarre dobbiamo purtroppo registrare il brutto gesto del ministro della Giustizia Angelino Alfano che, giunto in ritardo, non è riuscito ad esprimere il suo voto e stizzito ha gettato la sua tessera della Camera contro i banchi dell’Idv. “Un gesto irresponsabile, immorale, illegittimo da parte del portantino di Berlusconi – ha dichiarato il presidente dell’Italia dei valori, Antonio di Pietro -. Lo denuncerò al presidente della Camera”, ha aggiunto sottolineando “lo spregio e il disprezzo del ministro nei confronti del Parlamento”.

Un altro episodio increscioso ha riguardato il presidente della Camera Fini, colpito alla testa da un giornale lanciatogli da un deputato del Pdl mentre usciva dall'Aula dopo la bocciatura del processo verbale. Secondo quanto hanno riferito i presenti, il quotidiano ha colpito in pieno il leader del Fli che ha avuto una discussione con l'autore del lancio.

Intanto fuori dal palazzo, continua la mobilitazione nel ‘presidio permanente’ costituito da Idv, Popolo viola, Pd e settori della società civile, che hanno lanciato l'idea di una 'Notte bianca per la democrazia' da fissarsi quanto prima. Esponenti politici e dei movimenti si alternano al megafono in una lunga maratona di protesta contro il governo e a difesa della Costituzione. Questa mattina hanno parlato, tra gli altri, Rosi Bindi, Vincenzo Vita, il responsabile Nazionale dell’Organizzazione dell’Idv, Ivan Rota e il presidente del partito Antonio Di Pietro.

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