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STAMPA SERIA, STAMPA PREZZOLATA, STAMPA ASSUEFATTA…QUEST’ULTIMA LA PIU’ PERICOLOSA

C’era bisogno che lo dicesse l’ottimo giornalista, Goffredo De Marchis, a pag. 4 di Repubblica di oggi 31 marzo 2011, che ormai l’Italia è diventata una dittatura della maggioranza, quando io, da modesto lettore, scrittore di libri, lo dico ormai dai tempi di Indro Montanelli !

In nessun paese al mondo succedono cose come quelle che accadono in Italia, ove si ridicolizza il Presidente della Repubblica, costretto a promulgare leggi che non gradisce, a nominare Ministri con riserva, si manda a….. il Presidente della Camera, ma soprattutto si assiste ad un continuo declino morale, sociale ed economico del Paese, ove le persone per bene devono tacere e starsene buone in nome della loro dignità, mentre i delinquenti della politica si confezionano le leggi per non andare in galera. Io mi vergognerei al posto loro e suggerirei a tutta l’opposizione, dato che per il momento non esiste altra via democratica, di non presentarsi più in parlamento per alcune volte e vedere cosa potrebbe succedere….del resto, così facendo, non correrebbero nemmeno il rischio di perdere il posto.

Attenzione perché la misura è colma e ci potrebbe scappare il morto; infatti, come esistono in parlamento gli esaltati (e lo abbiamo visto ieri alla Camera), non è detto che non possano esistere anche fuori. Che Dio non voglia questo, come non lo voglio io in nome della mia onestà intellettuale che di certo in Parlamento non c’è.

Per fortuna esiste una stampa, anche se poca, che fa il suo dovere registrando gli eventi e commentandoli secondo buon senso. Ma purtroppo esiste anche quella prezzolata a completo servizio del padrone, per non parlare di altro tipo di stampa, ancor più pericolosa di quella a servizio del padrone: si tratta di quella malata di assuefazione, la quale, un po’ per volta, gradualmente ma progressivamente, si adegua alle situazioni deviando la pubblica opinione, magari giustificandosi dicendo che ormai, contro il berlusconismo, hanno già scritto su ”scala industriale”. Come è stato detto a me dal Capo Redattore del Corriere delle Alpi di Belluno, facente parte proprio del Gruppo Espresso. Il che è tutto dire.

Come dire che ora se ne può fare a meno di parlarne. E quindi accettare…

Arnaldo De Porti – Belluno-Feltre

dearstern@hotmail.com

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