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On. Antonio Razzi (IR). Il testo dell’intervento dell’on. Razzi in merito alle “Disposizioni in materia di attività  professionali nel settore edilizio (Testo unificato)

Roma, 29 marzo 211. Passa alla Camera il testo unificato sulle “Disposizioni in materia di attività professionali nel settore edilizio” sulla proposta di legge: Razzi ed altri n. 2398 del 23 aprile 2009. «L'Italia era l'unica nazione in cui chiunque, e senza il possesso di un idoneo titolo qualificante, poteva improvvisarsi appaltatore o costruttore edile- ha spiegato Razzi- con questo provvedimento si mette ordine alle competenze per assicurare e perseguire qualità e sicurezza». Il provvedimento attiene, tra gli altri, a requisiti di onorabilità per la figura del costruttore per il quale si esige una condotta penale specchiata ed esente da condanne penali. L’on. Razzi si dice più che soddisfatto per il risultato in aula anche se un po’ amareggiato per quanti, pur avendo sottoscritto la proposta, poi in aula non l’hanno votata.

INTERVENTO ON.RAZZI SU PDL 2398

Egregio presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento che oggi ci accingiamo ad approvare, probabilmente all’unanimità, è frutto di un lavoro molto lungo ed articolato che ha portato all’unificazione di varie proposte di legge tra cui la n. 2398 che mi vede come primo firmatario.

Con questo provvedimento si concretizza una discussione che ha attraversato il Parlamento per molte legislature e che trova finalmente una conclusione condivisa con nuove regole che dovranno regolamentare il settore dell’edilizia. Siamo tutti consapevoli di quanto sia urgente questo provvedimento che agisce su due fronti, uno è quello della qualità del servizio che deve essere fornito dalle imprese edili, l’altro è quello della sicurezza nei luoghi di lavoro, proprio perché il settore edile è quello dove persiste maggiormente una occupazione non regolare e, conseguentemente, più densa di pericoli.

L'Italia era l'unica nazione in cui chiunque, e senza il possesso di un idoneo titolo qualificante, poteva improvvisarsi appaltatore o costruttore edile, a differenza di altri Paesi dove, viceversa, la regola è quella di condizionare tale attività non solo al possesso di determinati requisiti (soggettivi e oggettivi), ma anche al superamento di un esame attitudinale, da sostenere davanti a un'apposita commissione istituita presso organismi equivalenti alle nostre camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Questo tipo di condizione rappresentava, d’altro canto, uno svantaggio per l’intero comparto, nel quale aziende serie si trovavano a competere con concorrenti sleali che riuscivano ad abbassare i costi a totale discapito della qualità e della sicurezza dei lavoratori.

In questo senso va letto l'articolo 8 che prevede un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con la Conferenza Stato-regioni, sentite le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, nel quale siano stabiliti i programmi di apprendimento e le modalità per la formazione delle commissioni d'esame e per l'accreditamento degli enti autorizzati allo svolgimento dei corsi e al rilascio dell'abilitazione professionale del responsabile tecnico.

Altrettanto importante appare l’articolo 5 nel quale si prevede che l'esercizio della professione di costruttore edile sia subordinato al possesso di alcuni requisiti di onorabilità e che non debbono sussistere sentenze definitive di condanna, decreti penali di condanna irrevocabile o sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti, per delitti contro la pubblica amministrazione e delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio, per i delitti di ricettazione, riciclaggio, emissione di assegni a vuoto, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, sequestro di persona a scopo di estorsione e rapina, nonché di non avere riportato condanne per reati contro i beni ambientali, paesaggistici e archeologici.

Se si vuole combattere lavoro nero, l’evasione fiscale e, al contempo, aumentare il livello di sicurezza per i lavoratori è necessario esaminare attentamente il provvedimento che ci stiamo accingendo a votare, affinché si affermino in tutte le imprese e in tutti i settori di lavoro principi e requisiti basati sulla professionalità e la capacità organizzativa e finanziaria, uscendo finalmente da un sistema basato dall’assenza di norme che ha favorito, di fatto, la possibilità, oltretutto, per la malavita di infiltrarsi in molti appalti all’interno del settore dell’edilizia.

Con questo provvedimento innovativo vi saranno finalmente regole sicure che porteranno ad una maggiore qualificazione professionale delle imprese del settore che ci avvinerà agli altri Paesi europei e che rappresenterà sicuramente una maggiore garanzia rispetto al prodotto finale a tutela degli interessi dei consumatori finali.

Nella relazione introduttiva alla mia proposta di legge, avevo fatto esplicito richiamo a quanto accaduto in Abruzzo ( Aquila e dintorni) in seguito all’evento sismico in cui si era dimostrato, con innegabile evidenza,

che nella costruzione di alcuni edifici vi erano stati non solo superficialità ma soprattutto interessi speculativi con le conseguenze tragiche a cui tutti abbiamo assistito. Con questo provvedimento il Parlamento finalmente mette mano e ordine in un settore in cui regnava la più completa anarchia, per questo noi del Gruppo Iniziativa Responsabile voteremo convinti la sua approvazione augurandoci che possa rappresentare un freno concreto alla speculazione, al malaffare e al lavoro nero che affligge il settore dell’edilizia e possa contribuire, in futuro, a limitare i danni in eventuali eventi tragici che dovessero colpire il nostro Paese e i nostri concittadini.

On. Antonio Razzi
Via del Pozzetto, 105
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Tel. 06/67608166 Fax 06/67608750
E-mail: razzi_a@camera.it
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