“Stiamo combattendo in prima linea fin dal 2008 contro la presunta razionalizzazione consolare avviata dalla Farnesina, ma quando ci si trova dinanzi a scelte palesemente illogiche è forte il senso di smarrimento per l’incapacità amministrativa e gestionale del nostro Paese”. Lo dichiara Aldo Di Biagio in una nota in merito all’annunciata chiusura del Consolato di Amburgo prevista per luglio 2011. “Amburgo è una città riferimento non solo per la cospicua presenza italiana in loco – evidenzia –per il ruolo strategico ricoperto nella regione nonché per l’importanza che ricopre per la nostra economia soprattutto sul versante dei trasporti navali e per l’industria. Ma sembra che questi aspetti non abbiano importanza per il Mae”. “Si preferisce mettere un console onorario, consapevoli che tale carica non può essere minimamente paragonata sotto il profilo istituzionale nonché normativo con quella di una rappresentanza diplomatica. In questa prospettiva tale decisione sa di beffa per i nostri connazionali e per la nostra economia”. “Non cessano i colloqui con la Farnesina per riaprire il tavolo di trattativa chiuso troppo rapidamente – conclude – certi che il Governo non avrà il coraggio di voltare le spalle in maniera così vigliacca a migliaia di italiani che dalla Germania sono parte del motore della nostra economia”
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