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BERLUSCONI: Il comunismo usa il codice penale per la lotta ideologica

“Purtroppo il comunismo in Italia non si e’ mai arreso e non e’ mai cambiato, c’e’ ancora chi usa il codice penale come uno strumento di lotta ideologica e pensa che una parte politicizzata della magistratura possa usare qualsiasi mezzo per annientare l’avversario che e’ vittorioso nelle elezioni e forte nel consenso popolare”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo alla ’Telefonata’ su Canale 5. “Bisogna continuare a tenere sotto una spada di Damocle giudiziaria e mediatica il nemico ideologico e politico che e’ Silvio Berlusconi che e’ l’ostacolo che impedisce alla sinistra di raggiungere il potere”.

Il nostro premier ha sottolineato che la scelta di presentarsi in Tribunale a Milano “e’ conseguente a quella incredibile sentenza della Corte costituzionale che ha deciso che in Italia, soltanto in Italia, un presidente del Consiglio, che si deve occupare dei problemi del Paese, possa essere sottoposto a processo, distogliendo la sua testa, la sua attenzione e il suo tempo dall’incarico e dalla responsabilita’ pubblica. In tutti gli altri Paesi civili -ha aggiunto il capo dell’esecutivo- succede che i processi si sospendono, il presidente del Consiglio svolge il suo incarico, alla fine del suo incarico i processi ritornano fuori e continuano contro di lui. E’ accaduto recentemente ad esempio per il presidente Chirac in Francia”. Berlusconi ha poi annunciato che si rechera alle udienze “a cui potro’ presentarmi, cercando di non sospendere mai i processi”.

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