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Giappone: peggiora la crisi nucleare, si va verso il livello 6

Fukushima, sale il livello di radioattività nel mare. Ripresi i lavori al reattore 3

Le nuove scosse di assestamento in Giappone – l'ultima di magnitudo 6,1 è stata avvertita nel nord del Paese – rendono complicata la situazione intorno alla centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal sisma e dalloTsunami. La presenza di iodio nell'acqua di mare nei pressi della struttura è aumentata fino a 147 volte i livelli fissati dalla legge. E tre dipendenti della centrale sono stati colpiti da radiazioni, rendendo necessario il ricovero in ospedale per due di loro. Intanto sono ripresi i lavori di riattivazione dell'impianto di raffreddamento al reattore n.3 dell'impianto, dopo quasi un giorno di stop per la fuoriuscita di fumo nero. Dopo l'allarme dei giorni scorsi, l'acqua del rubinetto di Tokyo è di nuovo potabile, con il livello di iodio radioattivo tornato sotto il limite legale ammesso per i bambini: lo hanno annunciato le autorità municipali. E' stato intanto diffuso l'ultimo bilancio ufficiale delle vittime del sisma e dello tsunami: 26mila, fra dispersi e vittime certe. E centinaia di migliaia sono gli sfollati che hanno trovato rifugio nelle strutture d'emergenza.Nuova scossa, possibile onda anomala. La terra è tornata a tremare oggi: una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6.1 è stata registrata nel Giappone nordorientale alle ore 17.21 locali (le 9.21 in Italia), ha riferito la Japan Meteorological Agency (Jma) che ha rilevato l'epicentro poco lontano dalle coste della prefettura di Iwate, a una profondità di 20 km. L'intensità è stata valutata a 5 sulla
scala nipponica di 7, mentre non si hanno notizie di danni a persone o cose. La Jma, pur non lanciando alcun allarme tsunami, ha messo in guardia da una possibile variazione anomala delle onde a seguito della scossa.Lavoratori allontanati dal reattore n.3. La Tepco, che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, ha chiesto ai lavoratori di allontanarsi dal reattore n.3, uno di quelli danneggiati dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Tra i reattori danneggiati, il n.3 è considerato quello più pericoloso perchè alimentato dal combustibile “mox”, altamente radioattivo. Proprio lì lavoravano gli addetti all'impianto che sono stati ricoverati in ospedale. “La loro pelle è venuta a contatto con l'acqua contaminata. E' un caso spiacevole. Sono stati immediatamente trasferiti per ricevere le cure necessarie”, ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano. Le analisi hanno dimostrato che i tre sono stati esposti a più di 170 millisievert, ha aggiunto il portavoce. Il governo di Tokyo ha fissato a 100 millisievert l'anno il limite massimo di sicurezza per coloro che lavorano alle operazioni di riparazione dell'impianto.Esperto avvertì del pericolo tsunami. Mentre continuano gli sforzi per mettere in sicurezza l'impianto, il Washington Post rivela che sulla capacità della centrale di reggere ad un evento naturale di gravi proporzioni erano già stati sollevati dei dubbi. Uno studioso giapponese, invitato a far parte di una commissione sulla sicurezza delle centrali nucleari, aveva avvertito che Fukushima-1 avrebbe potuto non resistere a un forte maremoto, come è effettivamente accaduto. Yukinobu Okamura, eminente sismologo nipponico, nel giugno 2009 fu invitato a prendere parte a una serie di riunioni organizzate dall'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale per valutare la capacità di Fukushima-1 di reggere a un disastro naturale. Okamura spiegò che il pericolo maggiore, secondo lui, poteva venire proprio da un grave tsunami, ma al suo parere non venne dato seguito.

Toyota riprende produzione. Un altro segnale di normalizzazione viene dalla Toyota Motor Corporation giapponese, che ha annunciato oggi che riprenderà la produzione della Prius e di altri due modelli di automobile a motore “ibrido”, mentre l'altra casa automobilistica Honda Motor Corporation ha comunicato di aver rinviato la ripresa della produzione per difficoltà nei rifornimenti di componenti provocata dal terremoto e dallo tsunami.Ispra: Nessuna traccia della nube su Italia. Riguardo all'arrivo della nube in Europa, non c'è alcun allarme. Se sono passate alle nostre latitudini masse d'aria provenienti dal Giappone, avevano tracce di radioattività talmente minime da non essere rilevate neanche dai pur precisissimi strumenti di misurazione: questa la situazione rilevata dall'ultimo bollettino dall'Ispra – risalente alle 20 di ieri sera – che non ha riscontrato alcuna anomalia rispetto a prima dell'incidente di Fukushima. “Nel loro movimento le masse d'aria vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che, giunte in Europa, avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, da ritenersi non rilevanti dal punto di vista radiologico”, rende noto l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che sta monitorando quotidianamente il particolato atmosferico con particolare attenzione alla presenza di Cesio 137 e Iodio 131. L'istituto ha chiesto anche misurazioni settimanali per la “deposizione al suolo”. I risultati giornalieri, fa sapere, “non hanno evidenziato sino ad oggi anomalie rispetto a quanto rilevato precedentemente all'incidente”. 24 marzo 2011Redazione Tiscali

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