L’ultimo raggiro del governo: moratoria sul nucleare e no all’Election day Mercoledì

Il governo fa marcia indietro sul nucleare e cerca di far saltare il referendum contro il ritorno delle centrali atomiche in Italia. Preoccupato dal calo dei consensi sulla sua politica energetica, oggi il Consiglio dei ministri ha approvato l’ordine del giorno dei ministri Paolo Romani e Stefania Prestigiacomo, riguardante una moratoria di un anno al piano nucleare. Esclusa, tuttavia, la parte relativa al deposito delle scorie radioattive, perché si tratta di tema connesso alla sicurezza che la stessa Europa chiede e che Romani ha annunciato di voler affrontare. Non solo: il Cdm ha deciso che le votazioni sui referendum abrogativi si svolgeranno nelle giornate di domenica 12 e lunedì 13 giugno, nonostante le nostre richieste di accorpare le date con quelle delle amministrative per evitare lo sperpero di 350 milioni di euro.

Più che spinto da “buon senso”, come ha detto la Prestigiacomo, il Governo ha voluto adottare uno stratagemma dell'ultima ora per evitare che, sull’onda emotiva scatenata dal disastro del Giappone, si raggiunga il quorum ai referendum e si metta a rischio, oltre al nucleare, anche il legittimo impedimento, tanto caro al premier. “Non può esserci moratoria che tenga e che possa fermare il referendum – ha commentato Antonio Di Pietro – perché delle due l'una: o il governo cancella la norma che consente la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano o la mantiene. Ma la moratoria di un anno è un chiaro raggiro che serve a scavallare la data del referendum. Insomma, l'unico vero scopo del governo è quello di fermare il temuto verdetto dei cittadini”.

L'Italia dei Valori, promotrice dei quesiti referendari non getta la spugna. “Andremo avanti con la nostra battaglia contro quest'energia obsoleta, dannosa per la salute e per il territorio che riempie solo le tasche delle solite lobby economiche”, ha annunciato Di Pietro.

E a questo proposito vi mostriamo l’intervista a Roberto Romizi (nel video in collegamento Skype), presidente dell’Isde Italia (Associazione medici dell’ambiente) che spiega con chiarezza, dati scientifici alla mano, che l’energia nucleare è molto pericolosa per la salute umana, in particolar modo per lo sviluppo dei feti.

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