150 anni di Unità  d’Italia: collaborazione tra Comites di Hannover ed università  di Jena

a cura di Giuseppe Scigliano

Il Comites di Hannover ha scelto una strada molto particolare per mettere in risalto questo evento eccezionale: far fare una ricerca da studenti tedeschi. La dott.ssa Luisa conti, docente presso l'università di Jena, ha trovato l'idea interessantissima ed ha subito sviluppato un tracciato i cui risultati verranno presentati il 24 giugno presso l'università.

In autunno la mostra che sarà allestita ed i risultati, verranno presentati ad Hannover, Osnabrück e probabilmente anche ad Amburgo

ITALIA: 150 ANNI DI UNITÀ NELLA DIVERSITÀ
Un percorso di 6 tappe (+1+1)* attraverserà i 150 anni di vita di questa giovane nazione creatasi dall'unione di tradizioni culturali allo stesso tempo comuni e diverse.
Il filo narrativo qui proposto è quello della migrazione, uno dei fenomeni che più caratterizzano la storia del bel Paese. È nell'incontro con il diverso che ha origine la varietà culturale che contraddistingue la penisola, la cui morfologia e posizione geografica l'ha resa crocevia di popoli e culture. Terra di conquista ma anche di conquistatori, di viaggiatori e commercianti. Così lo scambio interculturale è diventato linfa vitale di un Paese che i centocinquant'anni di unità nazionale hanno cambiato ma non snaturato, riuscendo a mantenere proprio quella dinamicità sociale che produce e riproduce varietà culturale. La migrazione interna ha portato a contatto persone con esperienze culturali diverse, dando loro la possibilità e la responsabilità tacita (“Fatta l'Italia dobbiamo fare gli italiani” D'Azeglio 1861) di creare italianità e cioè di produrre nuove culture comuni, da far rientrare sotto un concetto più ampio di cultura nazionale. Così chi parte dalla penisola porta l'Italia all'estero, porta cioè la sua esperienza e la sua cultura, prodotto unico e irripetibile dell'intrecciarsi di infinite vite e tradizioni. Oggi non c'è solo chi la penisola la lascia ma c'è anche chi vi arriva, partendo anche da molto lontano. Il continuo combinarsi di diversità culturali torna così ai tempi più antichi, in cui lo scambio non conosceva i confini, solo il mare che portava nuovo vento, nuova gente, nuove idee ed orizzonti. La curiosità e l'apertura verso l'altro non sono i soli a mettere le persone in movimento. La necessità e la necessità di realizzarsi sono altri motori importanti delle migrazioni. L'osservazione dello sviluppo migratorio verrà allora utilizzato anche per tratteggiare lo sviluppo economico del Paese e delle sue regioni nell'arco dello scorso secolo e mezzo.
*150 anni >> Probabilmente 6 tappe + 1 + 1
6 tappe in base alle 6 diverse fasi della migrazione (qui semplificate):
a. 1860-1900: Nascita dello Stato Nazionale // Emigrazione spontanea / clandestina
b. 1900-1915: Epoca dell'industrializzazione // “Grande emigrazione”
c. 1915-1945: Guerre, fascismo e crisi del '29 // Emigrazione tra restrizioni e accordi internazionali
d. 1945-1967: Nascita della Repubblica Italiana e boom economico // Movimenti migratori interni e verso l'estero
e. 1968-1993: Rivoluzione culturale // Nuove forme di emigrazione e inizio dei processi di immigrazione
f. 1994-2011: Nascita della II Repubblica // Fuga dei cervelli verso l'estero e intensificazione dei flussi migratori verso l'Italia
Le tappe a., c. e f. verranno forse suddivise in tappe più brevi.
A queste 6 tappe si aggiunge 1 tappa iniziale di riassunto dell'eredità storica e varietà culturale su cui viene a fondare la Nazione ed eventualmente 1 tappa finale che parla del futuro: i partecipanti/ visitatori della mostra possono scegliere tra degli oggetti messi a disposizione, portare dei propri oggetti o disegnarli, allestendo cosí la tappa del futuro.
Ognuna delle 8 (o più) tappe verrà allestita in maniera tale da essere comparabile con le altre, rendendo così possibile seguire il filo narrativo.
Materiale:
Oggetti, stampe dell'epoca, fotografie, lettere etc. (Non saranno oggetti di valore)
Obiettivo: Accompagnare il visitatore in un viaggio nell'Italia del passato e del presente.
Testi di spiegazione in tedesco.

Gli studenti del corso di Storia della Cultura Italiana dell'Università di Jena sotto la guida della loro Docente Dott.ssa Luisa Conti e con il sostegno del Com.It.Es. di Hannover, presieduto dal Dott. Giuseppe Scigliano, si occuperanno di concepire e sviluppare il percorso che verrà allestito presso il Consolato Italiano di Hannover nella seconda metà del 2011.

Pubblicazione: Si prevede la pubblicazione di un libro in cui riportare il percorso sviluppato insieme ad alcuni articoli di approfondimento.

Per maggiori informazioni visitate: http://comites-hannover.blogspot.com/

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