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Del nucleare non ti puoi fidare: oggi tutti a piazza Navona alle 14.30 Sabato 19 Marzo 2011 09:00 La redazione IDV

E' arrivato il grande giorno. Questo pomeriggio, a partire dalle 14.30, a piazza Navona, a Roma, l'Italia dei Valori inaugura la campagna referendaria. Artisti, intellettuali, esponenti della cultura, dell’università, della ricerca e della società civile, politici, parteciperanno alla manifestazione organizzata dall’IdV per promuovere i quesiti referendari contro il nucleare e il legittimo impedimento. “Scendiamo in piazza per difendere l’ambiente, l’acqua come bene comune e l’articolo 3 della Costituzione che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge”, ha spiegato il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che domani concluderà la kermesse.

“Noi dell’Italia dei Valori abbiamo raccolto oltre due milioni di firme per restituire ai cittadini il diritto di esprimersi su temi che riguardano il futuro di tutti. L’immane tragedia del Giappone – ha continuato Di Pietro – conferma quanto noi abbiamo sempre sostenuto: il nucleare è un’energia obsoleta, costosa e pericolosa. Per questo, non vogliamo che nel nostro Paese si realizzi il folle piano nuclearista del governo che prevede la costruzione di 13 nuove centrali. Invece di fermarsi a riflettere su cosa occorre fare sul piano tecnico, l’Italia deve abbandonare definitivamente la scelta del nucleare e puntare tutto sulle rinnovabili. Il governo non giochi con la pelle dei cittadini. Votando sì ai quesiti referendari gli italiani potranno scongiurare il pericolo atomico e, soprattutto, rimuovere lo scudo giudiziario che Berlusconi si è fatto confezionare ad hoc per evitare le aule di tribunale. A piazza Navona, inoltre, ribadiremo il nostro appoggio ai due quesiti referendari contro la privatizzazione dell'acqua, promossi dal Forum dei Comitati dell'acqua pubblica, perché – conclude il leader Idv – riteniamo che l'acqua sia un patrimonio dell’umanità e debba rimanere alla portata di tutti”.

Alla manifestazione, condotta da Beatrice Luzzi, parteciperanno Bruno Tinti, ex magistrato e giornalista, il fisico Giorgio Parisi, il presidente del Wwf, Stefano Leoni, la scrittrice e giornalista Lidia Ravera, l’attrice Franca Valeri, Lucio Manisco, giornalista ed ex parlamentare, Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, il cantautore Enzo Avitabile, i cabarettisti Andrea Rivera e Francesco De Carlo, i gruppi Akuna Matata, Etoilengewel e Enrico Capuano. Alle 18 è previsto l’intervento di Antonio Di Pietro. Sono attesi, inoltre, i contributi video di Dario Fo, Marco Travaglio, Giobbe Covatta e Mario Tozzi. Su tutto il territorio nazionale, invece, saranno allestiti mille banchetti che distribuiranno materiale informativo sui quesiti referendari. La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming da www.italiadeivalori.it e dal blog www.antoniodipietro.it. Per conoscere tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.sireferendum2011.it

“Solo una grande mobilitazione dal basso – sottolinea ancora Di Pietro dal suo blog – potrà contrastare la strategia della disinformazione e il muro di silenzio con il quale i governo e i suoi molti servitori sperano di contrastare slealmente e alla faccia della democrazia i referendum. Ma la mobilitazione è fondamentale anche per impedire che il governo provi a uscire dal vicolo cieco in cui si è infilato col ritorno al nucleare con un ennesimo trucchetto. Non ci vuole molto a capire cosa sta succedendo. Fino a due giorni fa i ministri Romano e Prestigiacomo erano pronti a mordere chiunque gli chiedesse di fermarsi un attimo a riflettere invece di continuare a correre verso il burrone come cavalli ciechi. All’improvviso tutto è cambiato. E’ stata proprio la ministra Prestigiacomo a svelare involontariamente il gioco: si è fatta pizzicare mentre diceva che bisogna mollare il nucleare sennò si perdono le elezioni. Però quello che pensano di fare non è ritirare la legge e rinunciare al loro folle progetto, ma solo bloccare tutto per un po’, in modo da far passare la nottata e scavallare il referendum per poi ricominciare come prima”.

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