FOCUS IDV del 17 Marzo

ITALIA 150: DI PIETRO, LEGA SMETTA SEMINARE ZIZZANIA E ODIO (ANSA) – ROMA, 17 MAR – ''E' necessario ribadire il concetto di unita', ma anche criticare chi approfitta anche di questa giornata per seminare zizzania e odio''. Lo ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervenendo ad Agora' su Rai Tre, parlando delle celebrazioni dell'unita' d'Italia e le polemiche che investono la Lega che contesta in parte la festa. (ANSA).

ASCA/150* UNITA': DI PIETRO, FESTA NON NASCONDA SORDITA' POLITICA = (ASCA) – Roma, 17 mar – Rinnovare lo spirito unitario dei nostri padri per ricavare la forza, e la volonta', di ''condurre la storia sui binari giusti'': e' quanto afferma, all'Asca, il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che sottolinea il rischio di un indebolimento di questo spirito a causa di una politica che ha smarrito etica e senso del bene comune, diventando ''sorda e autoreferenziale''. ''Il 17 marzo saremo tutti chiamati a riflettere sul senso dell'Unita' e sui traguardi che il Paese ha raggiunto grazie a quelle conquiste avvenute 150 anni fa. Sara' una grande festa -sottolinea Di Pietro-, un'occasione importante per rileggere, con un rinnovato spirito unitario, eventi che, seppur lontani, fanno indissolubilmente parte della nostra identita', del nostro patrimonio culturale. E proprio per questo motivo, devono portarci ad una riflessione, necessaria per affrontare le sfide del futuro. Le trasformazioni sociali, economiche e culturali di ieri e di oggi hanno come fondamentale punto di partenza le forze politiche tout court e le loro scelte. Ecco perche' -aggiunge Di Pietro- proprio la classe politica, che e' il primo propulsore del cambiamento, non puo' essere sorda o autoreferenziale di fronte alle istanze che arrivano dal Paese, ma deve assumersi la responsabilita' di condurre la storia lungo i giusti binari, nel segno di una giustizia sociale sempre maggiore e sempre piu' diffusa, scongiurando il ripetersi di vecchi errori ed evitando che se ne facciano di nuovi. Oggi piu' che mai, con una situazione politica in cui gli equilibri sono sempre a un passo dal saltare, dobbiamo riscoprire i valori e gli ideali che hanno mosso i nostri Padri fondatori, come l'accoglienza, la multiculturalita' e le pari opportunita', adeguandoli alle esigenze dei tempi. Le istituzioni -afferma ancora Di Pietro- devono farsi promotrici di iniziative che vadano in tal senso. Lo stesso federalismo, inteso come condivisione effettiva delle risorse e come progetto fondato su uno spirito solidale, avrebbe potuto rappresentare il moderno collante della nuova societa' italiana. Ma al momento le premesse vanno in tutt'altra direzione. Oggi e' il 17 marzo e le tensioni politiche su questa ricorrenza non accennano a placarsi. Le diverse visioni del mondo, anche all'interno degli schieramenti politici – conclude Di Pietro – stanno calpestando il senso di questa Unita', che a fatica si e' fatto avanti nel Paese e che appartiene a tutti''.

UNITÀ ITALIA: DI PIETRO “CRITICARE CHI SEMINA ZIZZANIA E ODIO” ROMA (ITALPRESS) – “E' necessario ribadire il concetto di unita', ma anche criticare chi approfitta anche di questa giornata per seminare zizzania e odio”. Cosi' il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervenendo ad Agora' su Rai Tre sulle celebrazioni dell'unita' d'Italia e le polemiche sulla Lega Nord che contesta in parte la celebrazione.

GOVERNO. DI PIETRO: RESPONSABILI? NO DISPONIBILI E CON PRECEDENTI (DIRE) Roma, 17 mar. – Piu' che Responsabili, i parlamentari vicini a Saverio Romano sono “disponibili” e con qualche precedente con la giustizia. Lo dice il leader di Idv Antonio Di Pietro: “Il governo- spiega deve dare qualcosa ai disponibili, o pardon, ai responsabili. Ma certo, se non hanno qualche precedente con la giustizia, loro non li scelgono neppure. Questo governo non pensa agli interessi del paese ma lo umilia per fare cassetta”.

GIUSTIZIA: DI PIETRO, RIFORMA INSIEME UNA BEFFA E UN DANNO ANSA) – ROMA, 17 MAR – ''L'ultima proposta di riforma della Giustizia presentata dal governo e dalla maggioranza e' insieme una beffa ed un danno'': lo afferma il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. ''E' una beffa – rileva – in quanto e' l'ennesima trovata per permettere al presunto incensurato Berlusconi di farla franca ancora una volta. Un danno perche' dice che vadano processati prima gli incensurati e poi i pregiudicati; il che e' un assurdo''.

NUCLEARE: DI PIETRO, NO 'CRAXATE', ANDIAMO A VOTARE (ANSA) – ROMA, 17 MAR – “Il problema vero non e' dove mettiamo oggi le 13 centrali nucleari, ma dove mettiamo le scorie domani. Quindi, cittadini italiani quel giorno non 'craxate', non andate al mare andate a votare''. Lo ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ad Agora' su Rai Tre riferendosi al prossimo referendum sul nucleare. ''Penso che – sottolinea Di Pietro – in questo momento l'Italia debba fermarsi sul nucleare, ma non per sciacallaggio, perche' con l'Italia dei Valori gia' l'anno scorso abbiamo raccolto le firme per il referendum. I cittadini saranno chiamati a decidere ed e' alle loro scelte che mi rimetto. Spero che sia un voto senza strumentalizzazioni. Non e' la sinistra che ha bloccato il nucleare, ma un referendum e in democrazia quando un popolo e' chiamato a votare non e' ne' di destra ne' di sinistra, ma sono i cittadini italiani che vanno a votare. Dare veste ideologica e' ingannevole come ha fatto il premier Berlusconi''. (ANSA).
DAL BLOG DI ANTONIO DI PIETRO – L'ENERGIA ROCK – “Quello che sta succedendo a Fukushima fa paura a tutto il mondo. Il presidente Obama dice apertamente che bisogna riflettere sull'opzione nucleare, tutti gli Stati europei a cominciare dalla Germania hanno sospeso la produzione di energia nucleare in molte centrali. Il commissario europeo all'Energia Oettinger ha parlato di 'apocalisse' e di 'situazione del tutto fuori controllo'. La paura non deve mai essere strumentalizzata, però la sana paura è una cosa importante perché evita di farci finire nel burrone: è la pura di finire nel burrone che ti impone di guidare bene la macchina. Ci sono dei disastri naturali di fronte ai quali 'resisti non potest'. Con un terremoto o uno tsunami non c'è nulla da fare. Ci sono invece delle scelte dell'uomo a proposito delle quali si deve valutare se il gioco vale la candela. Io non discuto sul fatto che in passato si è pensato di poter trovare grazie alle centrali nucleari l'energia necessaria. Ma oggi, dopo tutto quel che è accaduto e sta accadendo, dopo che il tecnologico Giappone si è trovato a dover fronteggiare una realtà così disastrosa, ci dobbiamo chiedere se investire nelle energie alternative, come l'eolico e il solare, non convenga di più. Si spende di meno, si fanno lavorare molte persone in più, si produce la stessa energia e soprattutto non si mettono a rischio la salute e l'ambiente. Noi parliamo sempre di quei vent'anni di funzionamento delle centrali, ma poi ci sono ventimila anni, o centomila anni, in cui non sappiamo dove mettere le scorie. Ci viene detto che tanto ci sono già le centrali francesi al confine con il Piemonte. Ma non è che siccome di là hanno fatto una scelta che oggi può essere rivista, dobbiamo farla adesso anche noi. Quando tutti si interrogano se debba o meno essere mantenuta la scelta nucleare, penso che l'Italia debba fermarsi. Come ha detto ieri Angela Merkel, secondo il piano energetico della Germania nei prossimi trent'anni si raggiungerà l'80% dell'energia prodotta dalle energie alternative, soprattutto il solare e l'eolico. Chi decine di anni fa ha costruito le centrali lo ha fatto perché quella era l'energia di allora. La 'tecnologia rock' di oggi, tanto per usare le parole di Adriano Celentano, va verso l'uso di altre materie prime e fonti energetiche: il sole e l'aria, di cui l'Italia è ricchissima a differenza dell'uranio. Queste cose noi non le diciamo certo per una forma di sciacallaggio. L'Italia dei Valori ha raccolto le firme contro il nucleare l'anno scorso, non dopo quel che è successo in Giappone. Oggi dobbiamo dire ai cittadini che saranno chiamati alle urne, probabilmente il 12 giugno, che ci rimettiamo alla loro scelta. Col voto non si dice se si sta dalla parte dell'Italia dei Valori o contro: si dice se si vogliono le centrali nucleari o no. L'energia nucleare non è né di destra né di sinistra. Quello che bisogna vedere è solo se è una scelta che conviene oppure no. Sono gli italiani che devono decidere se vogliono rischiare oppure no! A differenza di quello che racconta Berlusconi, non è stata la sinistra a bloccare il nucleare nel 1987. E' stato un referendum popolare. E' stata la grande maggioranza dei cittadini italiani, più dell'80%, e quando un popolo viene chiamato a votare col referendum deve essere rispettato. Tra poche settimane, di nuovo, saranno gli italiani a decidere sul loro futuro perché il referendum, aldilà del burocratese chiede di esprimersi su questa domanda: 'Volete voi che per avere energia sufficiente per le nostre case e le nostre fabbriche si utilizzino le centrali nucleari o volete aumentare l'uso di risorse energetiche come l'eolico e il solare?'. Saranno i cittadini a scegliere, come si usa in democrazia, e io rispetterò la loro scelta qualunque essa sia. Però è necessario che a questo come agli altri referendum, quelli sull'acqua pubblica promosso dai comitati e dai movimenti, e quello sul legittimo impedimento che chiede agli italiani se tutti devono essere uguali di fronte alla legge oppure no, gli italiani arrivino avendo avuto tutte le informazioni necessarie per fare la loro scelta. La partita deve essere leale, e non giocata coi colpi bassi della disinformazione o con i trucchetti sulla data del referendum. A questo servirà la campagna elettorale che sarà aperta sabato, 19 marzo alle 14,30 in piazza Navona a Roma: a fare in modo che i referendum siano una prova di democrazia vera e registrino sul serio la volontà degli italiani, non l'abilità dei giocolieri e dei bari che siedono al governo”.
ITALIA 150: BELISARIO, FESTA UNISCE PAESE, GOVERNO SI SPACCA (ANSA) – ROMA, 17 MAR – ''Il miglior augurio per il Paese, nel 150/mo anniversario dell'Unità, è quello di affermare ogni giorno i valori culturali di questa data, che unisce tutti gli italiani nel comune sentimento di coesione nazionale come prospettiva di sviluppo economico e sociale. Solo il Governo sta rovinando la festa”. Lo afferma il Capogruppo dell'Idv in Senato, Felice Belisario. “Il 150esimo dell'Unità d'Italia – ricorda Belisario – è un anniversario fortemente sentito dalla società e dalle massime istituzioni politiche e religiose del Paese. Fa eccezione un Governo, spaccato tra l'imbarazzo del Pdl e l'ostilità della Lega, che si dimostra inadatto a rappresentare degnamente gli italiani. La retorica degli esponenti dell'Esecutivo non basta a nascondere l'avversione del Carroccio al senso di unità della nazione. In questo clima, proseguire sulla strada del federalismo senza porre immediatamente freno alla vocazione secessionista della Lega diventa il vero pericolo alla unità e indivisibilità della Repubblica, costruita – conclude Belisario – con il sacrificio di tutti gli italiani ed anche con le ingenti risorse finanziarie date dal Mezzogiorno per il ripianamento dei debiti dello Stato Sabaudo”. (ANSA).

UNITA' D'ITALIA: IDV DENUNCIA LEGHISTI E IPOTIZZA VILIPENDIO AL TRICOLORE = ORLANDO, SI DIMETTANO E RINUNCINO A STIPENDIO PAGATO DA ITALIANI Roma, 17 mer. (Adnkronos) – ''Chiediamo ai magistrati competenti di valutare se, in base alle gravi dichiarazioni di alcuni esponenti leghisti, e' possibile ravvisare il reato di vilipendio alla bandiera italiana. Denunciamo agli italiani quest'indegno modo di comportarsi, compreso quello dei due capigruppo leghisti, che oggi diserteranno le cerimonie in Parlamento”. Lo ha affermato il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando. “Abbiano il coraggio di dimettersi e di rifiutare anche il lauto stipendio pagato da tutti i cittadini italiani -ha attaccato ancora Orlando- il comportamento del Carroccio e' offensivo e accade proprio nel giorno durante il quale si testimonia l'importanza per il presente e per il futuro, di un'Italia che sappia essere veramente unita''.

PROCESSO BREVE: I GOTTI “TAGLIO PRESCRIZIONE INDECENTE SALVA-BERLUSCONI” ROMA (ITALPRESS) – “L'indecente nuova proposta di legge ad personam per sottrarre Berlusconi dal giudizio costituisce una ipocrita scelta, prima sbandierata come pensata nell'interesse dei cittadini e poi abbandonata per far posto all'unico vero interesse: salvare Berlusconi”. Lo afferma in una nota il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia, che aggiunge: “Il ministro Alfano e' complice di tale squallore, pur blaterando di norma a favore della certezza di durata dei processi e assolutamente indifferente all'imputato Berlusconi. Ora c'e' una semplice cosa da fare: se Berlusconi e' indifferente a siffatta indecenza, rinunzi alla prescrizione come il codice penale consente di fare a quei cittadini che, offesi dalla prescrizione, vogliano essere giudicati per dimostrare la propria innocenza – sottolinea Li Gotti -. L'articolo e' il 157 comma 7 del codice penale: 'La prescrizione e' sempre espressamente rinunciabile dall'imputato'. Su,coraggio e pudore”.

ITALIA 150: PEDICA, BORGHEZIO OFFENSIVO E' DA PSICHIATRA SILENZIO DELLA LEGA OFFENDE ANCORA DI PIU' (ANSA) – ROMA, 17 MAR – ''Le parole di Borghezio non devono essere commentate da noi ma da uno psichiatra, un uomo che usa parole come 'sfigatello' indicando il nostro inno e da persona malata e quindi da curare''. Lo afferma in una nota il senatore dell'Idv, Stefano Pedica. ''Quello che preoccupa – prosegue – è il silenzio della lega, di Bossi, Calderoli e Maroni, che offende due volte l'Italia, una per chi ha combattuto per unire il nostro Paese e l'altra per la gioia che il Capo dello Stato sta trasferendo a tutti noi con le parole di unità e fratellanza dette ieri e confermate oggi durante le manifestazioni. Spero che durante la cerimonia alla Camera – conclude Pedica – i delegati della Lega, se saranno presenti, chiedano scusa al Presidente Napolitano''.(ANSA).

CRISI: CGIL; IDV, GOVERNO AFFRONTI PROBLEMI DRAMMATICI PAESE (ANSA) – ROMA, 17 MAR – “I dati drammatici sulla ripresa della cassintegrazione a febbraio smascherano la propaganda di Berlusconi e del ministro della disoccupazione Sacconi”, lo ha detto il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, commentando le cifre fornite dalla Cgil. “Il governo non ha fatto nulla per la ripresa dell'economia – ha spiegato Zipponi – e in due anni ha bruciato il futuro di migliaia di lavoratori senza offrire nessun sostegno alle imprese. Per molti operai e dipendenti di aziende in crisi si avvicina, inoltre, il limite massimo di cassintegrazione e questo rischia di provocare una serie di licenziamenti di massa”. “L'IdV – ha concluso – chiede al governo di affrontare l'allarme economico, sociale e occupazionale del Paese, lasciando da parte gli affari privati del presidente del Consiglio”. (ANSA).

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