Noi siamo da secoli calpesti, derisi perché non siam Popolo perché siam divisi ( Goffredo Mameli) E ahime’ divisi lo saremo ancora, finche’ non ci liberereno dal nuovi invasori partineggianti leghisti con il loro federalismo contro producente.( vivrete e vedrete) Dopo l’ evento storico dell’ Unita’ Nazionale che “festeggiamo” ogni 50 anni e non celebriamo ogni anno, viene fuori ancora una volta un Patria spaccata perennemente in due, da una parte i conservatori uniti nel dividere dall’ altra i progressisti divisi nell’ unire. Purtroppo siamo un Popolo affetto dal morbo di Alzheimer, domani ci siamo gia’ dimenticato dei festeggiameni, del tricolore e le parole ( o meglio l’ ultima) di Giorgio Napolitano:” Viva l’ Italia Unitaaaa!!!”. Le nostre divisione politiche, strutturali e individuali, le possiamo riportare al 1861:” Repubblica, Monarchia o Federalismo?” Nel 1961 festeggiammo ( avevo solo otto anni) i 100 anni di Unita’ Nazioanale all’ insegna della speranza e con il boom economico, senza divisioni, tutti guardavamo al futuro e al benessere del Bel Paese, oggi l’abbiamo festeggiato all’ insegna di un futuro poco promettente, tra il degrado e l’ ineguaglianza che tutti conosciamo. Mi chiedo come festeggeremo ( se mai) l’ Unita’ d’ Italia nel 2061? Molti di noi non ci sarammo ma i nostri nipoti si’, ed e’ a loro che dovremmo “inculcare” il principo dell’ Unita’ del Paese, l’ amor patrio nel rispetto della nostra Costituzione Repubblicana.. Come? Celebrando ogni anno le nostre origini, istituendo la “Giornata dell’ Unita’ Nazionale”.
