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On. Antonio Razzi (IR). Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Galan ha firmato oggi il decreto proposto da Razzi sulla promozione e valorizzazione dei ristoranti italiani di qualità  all’estero.

On. Antonio Razzi (IR). Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Galan ha firmato oggi il decreto proposto da Razzi sulla promozione e valorizzazione dei ristoranti italiani di qualità all’estero.

Roma 16 marzo 2011: Si è tenuta questa mattina al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali la conferenza stampa presieduta dal Ministro Galan e dall’on. Razzi a proposito della firma apposta sul decreto che introduce la targa “OTTIMO-RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’”. Il ministro si è detto entusiasta di quella che è il tentativo che metterà definitivamente riordino in tutta la ristorazione italiana all’estero «appoggio con grande favore – ha detto il ministro -l’iniziativa di Razzi perché la trovo appropriata e necessaria, iniziativa cui dovremo dare seguito con protocolli di applicazione articolati e puntuali.» Dal canto suo l’on. Razzi ha colto l’occasione di ricordare che nel 150° dell’unità d’Italia, l’istituzione di questo riconoscimento, sottolinea la qualità della cucina italiana nel mondo che caratterizza il nostro paese e lo rende famoso ovunque. «Finalmente- ha spiegato- i ristoratori italiani all’estero che con sacrificio ed abnegazione offrono l’eccellenza della cucina nostrana saranno protetti dalle imitazioni, sono assai felice di esserne stato il fautore. E’ un decreto che finalmente apre una fase nuova nel mondo della ristorazione italiana all’estero. Si tratta di riordinare tutto il settore che è l’immagine dell’Italia oltre confine.
La cucina, le tradizioni, i sapori per essere detti e denominati “italiani” avranno bisogno, d’ora in poi, di un riconoscimento e di un controllo ufficiali.
Capita spesso che i piatti che all’estero si dicono “italiani”, non lo siano affatto neanche nella esecuzione canonica delle ricette a causa di un uso-abuso dell’aggettivo “italiano” senza qualità e senza merito.
Ciò non migliora l’affidabilità e la fedeltà dei consumatori che tengono a mangiare italiano anzi incrementa le imitazioni scadenti e danneggia il mercato.
Il decreto si pone l’obiettivo, attraverso i parametri di certificazione ivi compresi, di redigere un Elenco nel quale figureranno quegli esercizi di ristorazione italiani a tutti gli effetti e che meriteranno la targa di “OTTIMO- RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’”.
E’ il riconoscimento che molti nostri connazionali del settore all’estero aspettavano.
Ciò ha una quadruplice valenza assai significativa: definisce inequivocabilmente il ristorante quale italiano; certifica l’uso di prodotti italiani ; garantisce il rispetto delle ricette tipiche della tradizione culinaria italiana; incentiva le esportazioni dei prodotti nazionali all’estero.»

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