Quanti di noi sanno, ad esempio, che al Perù ci legano anche fatti connessi proprio con il tema dell’Unità d’Italia? Ad esempio Giuseppe Garibaldi in Perù, terra di cui prese addirittura la cittadinanza e nel quale era, ed è tuttora, un eroe popolare, insieme ad un altro grande personaggio italiano, Antonio Raimondi, che pure combatté per l’Unità d’Italia, ma che poi dedicò la sua vita e le sue opere allo sviluppo culturale ed economico del Perù.
L’Italia e il Perù condividono dunque grandi momenti della storia, ma anche una storia minuta, fatta di modi di dire, di abitudini che incidono nella vita quotidiana e che creano legami di cui, a volte, ci siamo dimenticati l’origine. “Vale un Perù” si diceva per indicare qualcosa di grande valore. Nell’immaginario comune il Perù ha rappresentato “l’Eldorado”, la terra dell’oro, lo splendore della civiltà Inca, il mistero di Machu Picchu. Conosciamo le mille varietà dei prodotti selezionati dalla sapienza agraria di quell’antica civiltà andina, ma quanti di noi ricordano che molti piatti tipici della gastronomia regionale italiana non esisterebbero senza il trasferimento di quei prodotti e del loro impianto sulle nostre terre? Pomodoro, patate, mais sono arrivati tanti secoli fa dal Perù come elementi esotici, guardati addirittura con sospetto, e ora sono considerati “nostri”.
Uno degli obiettivi delle manifestazioni previste per la “settimana della cultura peruviana” è dunque quello di far conoscere aspetti diversi delle tradizioni culturali del Perù attraverso il filo conduttore della produzione tessile di aree particolarmente interessanti in epoca antica e moderna.
Per tutta la “settimana della cultura peruviana” saranno visibili, nello spazio del Teatro I Dioscuri, una serie pregiatissima di tessuti antichi del Perù, concessi in prestito temporaneo dal Museo degli Sguardi di Rimini e una selezione di tessuti prodotti dalle attuali comunità della zona di Puno e dell’Isla Taquile. Questi ultimi tessuti, di produzione artigianale moderna, saranno venduti all’asta ed il ricavato sarà destinato ad un fondo di beneficenza (FISSAL – Fondo Intagible Solidario de Salud).
Oltre alla mostra di reperti antichi e di tessuti moderni, conferenze, incontri, filmati e spettacoli dal vivo, saranno l’occasione di un viaggio nei colori, nelle emozioni e nei sapori del Perù, attraverso momenti diversi che sono programmati dal 7 al 14 marzo 2011 a Roma nelle sedi del Teatro I Dioscuri, dell’Università Roma Tre e del Museo Luigi Pigorini.
La “settimana della cultura peruviana”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è uno dei risultati raggiunti attraverso la proficua collaborazione tra enti diversi: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Ambasciata del Perù in Italia, l’Ambasciata d’Italia in Perù – Istituto Italiano di Cultura, l’Università degli Studi Roma Tre e con il contributo di altri enti pubblici e associazioni private.
L’iniziativa costituisce il terzo appuntamento di quest’anno nell’ambito dell’Accordo siglato tra il CRUL (Coordinamento Regionale delle Università del Lazio) e il MiBAC su “I beni culturali come risorsa per la pace, il dialogo e la conoscenza tra i popoli”.
La “settimana della cultura peruviana” è anche il primo evento previsto dalla Convenzione di recente siglata tra la Direzione Generale per la Valorizzazione del MiBAC, l’Istituto Italiano di Cultura a Lima e l’Università degli Studi Roma Tre, al fine di intensificare gli scambi e la promozione della cultura come motore attivo per la formazione, la conoscenza e lo sviluppo sostenibile tra l’Italia e il Perù.
Tutte le manifestazioni previste per la “settimana della cultura peruviana” sono ad ingresso gratuito.
