Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Il futuro sarà  delle donne

Come cittadino italiano, posso dire che sono contento che nel mio Paese ci siano tante, tantissime donne in sintonia con quel milione di cittadine e cittadini che il 13 febbraio hanno urlato forte e chiaro il loro “se non ora quando”.
La ricorrenza dell’8 marzo nasce dalle mobilitazioni delle donne, dagli scioperi e dalle lotte per ottenere i diritti non solo lavorativi, ma anche sociali, che lor spettavano. E che adesso, dopo un secolo, ancora sono in discussione.
La situazione delle donne italiane, per colpa dei tagli al welfare e all’occupazione, non è certo delle più rosee. Il tasso di occupazione è fermo al 46% del totale: nove milioni e 679mila donne che non lavorano e non studiano. A questo si unisce la beffa che a parità di mansioni con i colleghi uomini le donne guadagnano in media il 25-30 % in meno. La spesa sociale in Italia è pari all'1,2% del Pil contro il 2,4% della media europea. L’obiettivo dell’Europa era riuscire a coprire almeno il 30% del fabbisogno di asili nido a livello nazionale, ma siamo fermi all’11% visto che il governo Berlusconi non ha previsto neanche un euro per i servizi all’infanzia.
Parteciperò a “Libere di essere donne”, in p.zza Farnese a Roma dalle 16 per manifestare contro i tagli e contro la visione dominante, che Silvio Berlusconi incarna più di chiunque altro e di cui le grottesche serate del BungaBunga sono lo specchio fedele. Non è per quei desolati divertimenti che il presidente del consiglio sarà processato. Però quelle abitudini ci raccontano chi è Silvio Berlusconi, che visione ha del mondo e della vita, dei soldi, dei rapporti tra uomini e donne e tra le persone.
Io credo che il futuro sarà delle donne, se avranno le giuste opportunità che spettano loro. Domani andiamo in piazza per questo.

Postato da Antonio Di Pietro

Exit mobile version