“La riforma costituzionale della giustizia la vogliamo completare a ridosso delle prossime elezioni, cioe’ tra due anni. Nessuno potra’ dire che serve a Berlusconi, ma serve ai cittadini”.
Lo ha affermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano il quale ha spiegato che la riforma puntera’ alla parita’ tra il Pm e il cittadino che “per essere pari occorre che sopra ci sia un soggetto terzo equo, imparziale ed equidistante. Non puo’ essere come adesso che il Pm e il giudice sono parte della stessa carriera per cui due dei tre partecipanti al processo si danno del tu, mentre l’avvocato difensore deve dare del lei a tutti e due”. Alfano ha parlato anche della necessita’, nell’ambito della riforma, di mettere mano anche al Csm. “Non sono riforme punitive per i magistrati ma sono riforme fatte a beneficio dei cittadini. Il processo deve essere giusto e rapido, ma se si fa solo un processo rapido e non giusto non abbiamo dato una risposta ai cittadini”.